Quest’album è concettualmente una merda.

Le premesse per un disco orribile ci sono tutte: i cugini omosessuali dei Crystal Castles con la chitarra sembrano avere come unico obiettivo l’essere ancora più tamarri; le due canzoni uscite in anticipo il mese scorso (Born To Lose e Comeback Kid) deludevano le aspettative (anche se alla fine si scopre che nel disco funzionano benissimo); l’intro dell’album (True Shred Guitar) vuole essere ironicamente “hard&heavy” e invece risulta semplicemente orribile; in alcuni punti, poi, Alexis Krauss canta come una pop(punk)star (su Crush non dite che non sembra all’Avril Lavigne più teenager, porca puttana).

Invece è la stessa Alexis che stupisce con canzoni che vogliono essere addirittura toccanti (End Of The Line, Road To Hell) e ci riescono, dimostrando che se non ci fossero l’altro coglione e le sue schitarrate di merda gli Sleigh Bells potrebbero comporre davvero un bell’album.
Purtroppo il loro sound è quello che è. La sufficienza ce l’hanno perché le canzoni buone ci sono. Spesso sono rovinatissime, ma ci sono. Il mood di End Of The Line, Road To Hell e del trittico finale (You Lost Me, Never Say Die e D.O.A.) è quello giusto e può essere un buon punto di partenza per un migliore futuro.
Riprovaci ancora Alexis. Da sola, magari.