I sette angeli che avevano le sette trombe si accinsero a suonarle.

Il frastuono di due pianeti che collidono tra loro è l’unica immagine che giunge ascoltando Nakedness Of Need: onde quadre che superano il limite del tollerabile e si fanno sangue, le urla di Margaret sembrano preda di doglie insostenibili ed apocalittiche, dolorose e orgasmiche.
Il progetto Pharmakon, fin dai suoi albori, sembra una sperimentazione totale al servizio del Progetto MKULTRA: fini torture che da brutali ed aggressive, possono trasformarsi in ossessioni che sciolgono le interiora.

Pare strano che il pezzo dal titolo Sentient sia una pura dark-ambient in perenne attesa di un climax e non un violento white noise che potrebbe far esplodere le sinapsi, come per illuderci che nei momenti più pacati ci sia tranquillità.
Il perenne stato di trance e la presa di coscienza di non ricevere dai pezzi delle variazioni, disturba (volutamente) l’ascoltatore lasciandolo in una catarsi psichica senza vie d’uscita; sembra strano ma le urla animalesche ed infernali di Margaret sono l’unico momento “umano” del disco.

Contact è un disco umorale, varia con lo stato d’animo di Margaret: da tetri squallori a deprimenti voragini, con un concept incentrato sul contatto fisico e psicologico. La concezione industriale di Pharmakon ha trovato un suo personalissimo piglio, difficile in un genere con dei concetti e delle sonorità molto basilari e con poche opportunità; tutto ciò nonostante il provvisorio abbandono della sperimentazione presente in Bestial Burden.

E vidi che quella donna era ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Al vederla, fui preso da grande stupore. Ma l’angelo mi disse: “Perché ti meravigli? Io ti spiegherò il mistero della donna e della bestia che la porta, con sette teste e dieci corna.