Niente, non sbagliano un colpo. Gli of Montreal sono sempre di più sinonimo e garanzia di qualità.

Dopo tanti successi (vedi “Hissing fauna, are you the destroyer?”) il rischio di toppare ci stava, eccome se ci stava. Ma niente, a loro piace stravincere e convincere, sempre e comunque.
“Paralytic stalks” è un album assolutamente completo, composto da 9 tracce molto diverse tra loro : troviamo pezzi come “Authentic Pyrrhic Remission”, dalla durata di 13 minuti e 16 secondi e dalla struttura assolutamente insolita, e pezzi più lineari e compatti, come “Malefic Dowery”, lungo appena 2.37 minuti.
Sembra però impossibile, forse inutile, analizzare ogni pezzo singolarmente: disarticolando l’album e scindendolo nei vari pezzi che lo compongono, ne perderemmo l’essenza. Le 9 canzoni sono esattamente come 9 capitoli di un libro: singolarmente possono risultare piacevoli, sì, ma è solo insieme che acquisiscono un senso, una certa logica. Anche perché, sinceramente, una volta schiacciato play, è davvero difficile stoppare l’ascolto o cambiare canzone.
Kevin Barnes ha sfornato un lavoro sicuramente molto più personale dei precedenti, più intimo, quasi morboso. Non ti dà tregua, ti avvolge come una viscida medusa e non puoi fare altro che star lì fermo a subire le sue volontà.
Fate la vostra buona azione quotidiana: ascoltatelo.