Il suo nome è Bucodiculo e ha fatto un album elettronico un po’ witchouse un po’ filthstep un po’ dark un po’ trance in pratica witchtrance o filthouse o darkstep ma fondamentalmente Satana.

Introduction inizia con una vocina terrorizzante strafatta di meth e poi parte filthy quanto basta per farti saltare sulla sedia (formula ripresa pari pari in Interlude): con l’andare degli ascolti il gasamento scema, ma il primo impatto è una piccola bomba. L’album prosegue con i due pezzoni che fanno da traino di tutto il disco, Lovers & Warsong e soprattutto Therapy: battiti (cardiaci) accellerati, sensazioni anfetaminiche e apocalittiche, atmosfere terrificanti ed emotivamente carichissime. Il risultato è piuttosto devastante, peccato perché, dopo questi due, l’album è privo di picchi, anche se episodi come 1992 e Cassandra vanno sicuramente citati. Poi c’è Satan e io adoro Satana.
Un album scurissimo da ascoltare al buio e da cui lasciarsi pervadere, ma se avete paura del diavolo meglio che evitate.