Un amico mio una volta aveva un gruppo musicale, dopo tredici anni di carriera nei vari bar della provincia natale ha ammesso di fare schifo e ha smesso di suonare, me l’ha raccontato facendomi l’esempio di un suo zio al quale piaceva la musica classica; cantava ogni giorno “Le Nozze di Figaro”, ma siccome non sapeva cantare, le persone che gli stavano intorno ne traevano i peggio sentimenti, un giorno gli hanno detto di smetterla per piacere e lui non ha più cantato.

Smise anche di parlare ma questa è un’altra storia.
Ora, arrivare al passo di umiltà è piuttosto semplice, sarà facile seguirmi.
Abbiamo un “fatto A”: un elemento che chiameremo “α” reca evidente fastidio ad un elemento che chiameremo “β”.
Abbiamo un “fatto B”: l’elemento sopracitato “β” dichiara all’elemento “α” la sorgente del fastidio percepito che coincide con lo stesso elemento “α”.
Abbiamo un “fatto C”: l’elemento “α” arriva al passo di umiltà, ammettendo le sue mancanze, e promettendo a “β” di non recare più alcun fastidio a quest’ultimo e all’alfabeto greco tutto.
Nel “fatto D” troviamo l’armonia dei sensi e il sesso libero.
Come vedete è semplice.
Non capisco allora perché i Linkin Park non debbano ammettere di fare schifo, e di avere rapporti sessuali con minorenni, che è quantomeno evidente.
Questo è quanto. Non aggiungo altro.
Ah già, il disco? Bello. Bellissimo.
Queste sono le tracce:

01 – Lost In The Echo
02 – In My Remains
03 – Burn It Down
04 – Lies Greed Misery
05 – I’ll Be Gone
06 – Castle Of Glass
07 – Victimized
08 – Roads Untraveled
09 – Skin To Bone
10 – Until It Breaks
11 – Tinfoil
12 – Powerless

Sceglietene una a caso e dite ai vostri amici che era la più bella dell’album.