Sporco, marcio, grezzo.

È un concetto che musicalmente ha sempre funzionato.
Da quando dei grandi, saggi, lungimiranti uomini iniziarono a scordare le chitarre qualche tono in giù e a farle passare sparatissime attraverso amplificatori da basso qualcosa è cambiato: il concetto di heavy ha subito una profonda metamorfosi, è nato un linguaggio nuovo, fine alla sua epoca, come tutti i linguaggi musicali alla fin fine.
Prologo questo che non è stato necessario per gli Old Man Lizard, ma che in questo caso è di vitale importanza.
In The Company Of Serpents, 2012: sludge/doom/unpelopelopelodistoner.
Un duo che alla fine risulta come moltissimi gruppi sludge/doom, con un normalissimo (ai tempi odierni) demo da mezz’ora: un compromesso timbrico, ritmico e concettuale scarsamente esplorato fino a 10-15 anni fa.
Poi arrivarono i Melvins, ma questa è un’altra storia bambini.
Il disco è lento, come deve essere.
Il disco ha il classico groove di Sleep-iana memoria, come deve essere.
Il disco è fondamentalmente un disco sludge nel 2012, fatto come i dischi sludge devono esser fatti, con una chitarra baritona accordata in LA (si, in LA. È o non è una cosa ipertestosteronica?!) e una batteria ultrapestata.
La pecca del disco: i pezzi più doom, nella fattispecie Malice e Canto III Inferno, pur essendo discreti non rotolano come dovrebbero, sono sempre acerbi, si sente davvero la mancanza di un basso greve e rozzo che tenga insieme l’impasto.È un demo, rimane tale, ascoltabile a un orecchio “profano” in una particolare giornata di merda.