Avete presente i Fleet Foxes?
Togliete tutti i Fleet Foxes e rimane un batterista che strimpella la chitarra e un’altra decina di strumenti.
Questo batterista decide di fare un disco (Fear Fun, per la precisione) piatto, noioso e notevole come i 3/4 della produzione dei Fleet Foxes.
Ci riesce benissimo!
Poi pubblica le pre-produzioni di 5 brani dell’album: cambia la storia.
La pulizia maniacale di ogni suono viene sostituita dalla polverosità che tanto amiamo nella musica, quella genuina, quella vera.
Pochi strumenti, qualche chitarra, percussioni e cori.
Tutto scorre bene, è estremamente raffinato, senza fronzoli inutili: Sally Hatchet è davvero un bel pezzo, Nothing Hurts Worse è un inno a quel che avrebbero davvero dovuto essere i Fleet Foxes.
Qualche strumento in meno e roba più sgranata, meno costruita a puntino per qualche cazzone alla Sub Pop.
Sta di fatto che i demo suonano meglio, molto meglio di Fear Fun, che è comunque un disco pienamente sufficiente, per quanto noioso.
Fammi un piacere Babbo Giòn, continua a pubblicare pre-produzioni come Dio comanda e scappa in una foresta lontana da Seattle.
Non ti troveranno mai.