Ai tempi del debut album di Alec Feld, in arte Expensive Looks, lo avevamo detto: “le potenzialità per fare di più si sentono, ma sono sommerse da troppe suggestioni chillwave e si nascondono volutamente dietro troppo troppo troppo lo-fi messo a caso perché fa cool. Per il resto belle atmosfere e ritmi carini che, senza troppe timidezze, sarebbero potuti essere alla base di un album elettronico molto più deciso e convincente.”

Da Dark Matters è passato esattamente un anno e nel sophomore Haçienda Feld sembra aver seguito esattamente i nostri consigli: le suggestioni chillwave ridotte all’osso (ma sempre alla base di tutto) e il lo-fi moderatissimo hanno generato un album elettronico molto più deciso e convincente, che ora si avvicina molto di più a una certa elettronica (più house che techno) che profuma di ’90s. Manca sempre però quella punta di originalità che renderebbe il prodotto di Expensive Looks veramente completo e degno di uscire dall’ombra in cui giace da sempre. Se ai tempi dell’esordio era ovvio che Feld avesse ascoltato un sacco Neon Indian, qui è chiaro che nell’ultimo anno si sia sfondato di Chromatics, tanto sono costanti i rimandi ai momenti più elettronici e meno wave dell’ultimo Kill For Love.

Il risultato è un disco notturno, che ha due facce: una pensata appositamente per il dancefloor, con bassi sempre più presenti e convincenti e un’attitudine quasi da club (Attack), e una più nostalgica e atmosferica, che è anche quella più riuscita, il cui apice è Force, che sfuma nelle ispirazioni quasi ambient di Temper. Le due sensazioni che dominano Haçienda si incontrano in I Can’t Resist, pezzo centrale del disco, valorizzato anche da un’ottima linea melodica. A parte la sola Losd, che è il pezzo più debole dell’album, è un disco godibile dall’inizio alla fine e soprattutto ballabile. Expensive Looks ce l’ha quasi fatta, gli manca solo quel pizzico di personalità in più per fare di lui un artista elettronico veramente completo.

Tracce consigliate: Force