Il nostro baffone Monsieur de Crécy torna dopo 10 anni di silenzio, alzando un lieve hype basato su un ritorno alle vecchie sonorità del “French Touch”, lontane dalla merdavigliosa EDM che ci circonda e ci droppa in continuazione i maroni. Eh si carissimi, lui è considerato il padre fondatore del genere, è stato il produttore dei Daft Punk, è una figura quasi sacra nel panorama musicale francese, e di qua e di là.
Io sono gasato allora, oh sì quelle chitarrine funk campionate, eleganza, un bel 4/4 a fare da -STOP.

No, non posso stare qui a raccontarvela.
Super Discount 3 è il seguito di Super Discount 2, e indovinate cosa c’era prima di lui? FREGATI! C’era Tempovision, quello con i singoloni belli. E comunque c’è stato anche Super Discount.
E’ una raccolta di singoli alla fine, come i suoi predecessori, ed io odio le raccolte di singoli. C’è Beverly Hills Cop con Eddie Murphy che spara nel supersynthanthem di Night (Cut The Crap) che pensavo fosse una figata all’inizio, poi non so come m’è scesa.
Si, mi spiace scriverlo cosi in malo modo ma con Super Discount 3 mi sono ritrovato a dire, con un bellissimo modo di dire del mio paesello,

MI É SCESA LA CATENA.

Etienne è uno che la sa lunga alla fine, non fraintendetemi, ma qua la noia prende il sopravvento. Posso capire che un album marcatamente e dichiaramente House non può offrire tanta varietà come magari vorremmo, ma il vero problema è che mancano i pezzoni. Tipo, Hashtag My Ass è una roba che avrei dovuto ballare alle Rotonde quando ero un ragazzino con 15kg in meno. Si va avanti, sempre con clap e la voce robotica che dice cose social, e la tastierona mega pompata che porta su e – SGRUNF. Siam sempre lì, noiosità.
Belle note positive sono il respiro pop di You e l’hook a cui decisamente non resisto di Family, e anche quel Tiga nascosto di Amazing (si, dove c’è una cowbell io non resisto).

Super Discount 3 sarà probabilmente molto apprezzato nell’ambito dei club, la manciata di singoli servirà sicuramente a scaldare le piste, ma siamo ben lontani dal poter parlare di un bell’album. Insomma, il ritorno alle origini si sente ed è aprrezzabile, ma sembra mancare quel fattore che ti porta al feeling da grande pezzo, quel tocco estremamente raffinato che fa veramente la differenza.

Traccia consigliata: Hashtag My Ass.