Ciò che  ha contraddistinto i Ducktails dalla melma lo-fi che ci ha riempito più del cenone di natale, è essere un side project capace di dar vita ad una sottoscena di riferimento (che più chill non si può), grazie a III – Academy Songs, nato e cresciuto dentro quattro mura tra rutti di birra e jam interminabili. Musica gentile povera di costrizioni, che si lascia trascinare dall’immaginario collettivo di Matt Mondanile, chitarrista dei Real Estate, che questa volta sembra fare sul serio.

Oggi i Ducktails sono una band vera e propria, che dimostra di non essere un side project perditempo, e di avere aspettative e hype da vendere. The Flower Lane è il tentativo di ricondurre quelle sonorità tropical-shiny-dreamy ad un linguaggio stranamente pop, che oltre a stupire per cura e laboriosità, ci permette di testare alcune fantasie sonore che i nostri avevano in canna, o che forse gli stessi Real Estate avevano scartato.

Il tutto viene gestito anche con garbo, senza chitarre trovate in soffitta o distorsioni acide, ma aggiungendo spunti di quel new wave strampalato degli Aztec Camera come in Under Cover, 6 minuti che fanno dimenticare i surfers di Killin The Vibe, e che accentuano un malinconico post-punk, con i piedi per terra.  La stessa The Flower Lane veste la band di continui richiami ad ambientazioni 80’s in stile Tears For Fears, riflessivi quasi da cantautoriale, che emerge nella deliziosa cover Planet Phrom, il biglietto da visita della band che ricordiamo tutti.

E’ strano parlare oggi di The Flower Lane come l’album più impegnativo dei Ducktails, proprio perché nessuno si aspettava un album impegnativo dai Ducktails. Ricco di spunti, ma senza l’ascolto accomodante e surreale a cui eravamo abituati. Vedi Assistent Director, con quell’acid funk vietato ormai anche dal nuovo Toro Y Moi.

Il risultato è garantito anche grazie alle collaborazioni: la voce di Madeline Follin (Cults) in Sedan e Letter of Intent è un bel sentire, così come la mano di Daniel Lopatin, un collaboratore d’eccezione.

Ma la lucidità, cari Ducktails, a volte fa brutti scherzi.

Tracce consigliate: Planet Phrom