L’evento migliore che sia mai successo ad Airick Woodhead è stata la rottura del MacBook. Perchè, seriamente, un disco del genere non può uscire da un apparecchio sano, qualsiasi sia  il programma di cui si faccia uso. Oppure è pazzo lui, oppure si droga. Oppure è un genio, un genio del male. Voi lo sapete cosa pensa un genio del male quando si sveglia la mattina? A fare colazione, credo. Ma subito dopo, a mente lucida, scrive canzoni come Singularity Acid Face.

Che poi quella voce non può appartenere a nessuno che non sia maligno, si sente, sembra buona ma è cattiva, subdola. È così che i pedofili convincono i bambini ad entrare nel furgone delle “caramelle”. E lo stesso fa il dottor Woodhead, prima ti spinge a ballare e poi ti chiude nel vortice di suoni paranormali e questi si fanno sempre più cupi, escono senza pietà da quel maledetto MacBook rotto. Non sono mai pagati abbastanza questi geni del male, almeno non per comprarne uno nuovo.

Se ascoltato con superficialità questo disco può anche sembrare allegro e spensierato, un’accozzaglia di suoni che spesso sfociano nel noise e nella sperimentazione più pura, ma se si analizza fino in fondo ogni singolo elemento si capisce che c’è qualcosa che non torna nella mente di questo fanciullo. Basti pensare a come di colpo cambiano le canzoni: di punto in bianco in Egypt ci ritroviamo ad ascoltare tutt’altro rispetto a ciò che sentivamo all’inizio, per poi tornare al tema principale della traccia come se non fosse successo niente, come se qualcosa avesse preso possesso di Doldrums senza che lui se ne rendesse conto.
Da lì in poi il sole splende molto più raramente e le canzoncine quasi pop, quasi allegre, quasi con un senso logico nella costruzione ritmica come Anomaly Sunrise scompaiono; tra le due possiamo ascoltare comunque She Is The Wave che è parecchio malata, distrugge l’atmosfera e fa male ai timpani con i suoni acuti. Naturalmente è una delle perle dell’album.
Poi ascoltate il finale di Golden Calf Lost In Everyone e andatevi a buttare in una piscina piena d’acqua gelata, basta che fuggiate da lì.
Io l’ho fatto ed ora ho freddo. Non credete alle apparenze.

Tracce consigliates: Egypt, She Is The Wave.