Questo disco è una merda.
La copertina è bruttissima e mi fa urlare a Satana per quanto è insostenibilmente orribile, per il resto scherzavo. È un disco figo. Certo la metamorfosi della band inizialmente può spiazzare un po’, ma con l’andare avanti con gli ascolti ci si abitua a questa svolta che li vede indossare una veste decisamente più luminosa, pur senza denaturare il loro classico suono. Endless Flowers è un disco per l’estate, noise pop ammiccante e solare.
Non c’è un singolo secondo che non sia pura ascoltabilità, ci sono le chitarre e le atmosfere del precedente Sleep Forever e quello spirito gagliardo che ci ha fatto innamorare di loro. I pezzoni che trascinano il disco sono Sunday (Psychic Conversation #9), Electric Black Song e Dark Alleys, una più figa dell’altra. Il resto dell’album è comunque a un livello piuttosto alto, a partire dalla bellissima Endless Flowers, salvo le finali Welcome Trouble e You Are Forgiven, che effettivamente sono piuttosto bruttine per la media crocodilesiana. Menzione d’onore per No Black Clouds For Dee Dee giusto perché nomina Dee Dee. Ma quanto sei figa Dee Dee? Ma che squinzia ti sei trovato Brandon? Congratulazioni! Regalale tante calze! E non guardami male se le guardo il culo, stronzo.
Gioite ragazzi, i Crocodiles sono tornati!