Da ormai parecchio tempo si sente parlare dei Cigarettes After Sex, il progetto di Greg Gonzales che ha ormai portato a sé una sempre più numerosa cerchia di seguaci. Nothing’s Gonna Hurt You Baby, singolo facente poi parte del primo EP della band, (2012), è stato fattore di un coinvolgimento comune, attirando tutti coloro invaghiti dalla natura romantica del genere musicale. L’hype è cresciuto col passare del tempo e, in seguito all’uscita sporadica di vari singoli, la band ha avuto modo di affermarsi sempre più.

Ci troviamo adesso nel 2017. Tra le mani un album di debutto che assicura poco spazio all’immaginazione. Nessun artwork e nessun titolo particolare se non il nome della band, sono state infatti la scelta del gruppo, il quale ha deciso di mettere da parte inutili presentazioni e dare luogo al primo capo di questo progetto.

Tra i brani che formano il disco, tre sono i singoli usciti precedentemente: KApocalypse and Each Time You Fall In Love, il primo, punto di partenza dell’album. Il lento di K dà subito l’idea del clima che caratterizzerà l’ascolto, lieve e affettuoso ma misurato nel suo complesso. Riportando ciò che vien detto dal leader della band: “L’album è come la versione romanzata, il lungometraggio dei Cigarettes. Volevo che si sentisse come un lavoro completo, in cui alcune delle immagini vengono ripetute – come se fosse tutto nello stesso mondo. E’ la realizzazione dei sentimenti già presenti nelle opere brevi “. Non si scorge infatti l’ombra di massime, tutto posa sulla stessa linea e non si percepiscono esagerazioni. Di fatti, i brani si susseguono impeccabilmente ma purtroppo non si esce fuori dagli schemi, cavalcando sempre l’onda di quegli adattamenti che ben suonano.

Ad affermarsi troviamo però Sunsetz e Flash, le quali esprimono al meglio l’essenza del romanticismo del disco. La prima, forse la più sentimentale, è formata da arpeggi riverberati in un downtempo abbattuto, una voce infelice che racconta la vista di istanti passati felicemente (Sunsets, I want to hear your voice,
A love that nobody could destroy/This always happens to me this way, recurring visions of such sweet days). Flash è invece un motivo che descrive il momento nel quale vanno prese delle scelte, l’agglomerato di tutte le ansie e i ripensamenti che durante le decisioni si impongono sulla ragione, abbattute dalla scelta in sé, come un vero e proprio lampo.

Il problema legato all’ascolto del disco è però come questo, pur essendo composto da brani piacevoli nel singolo, perda contenuto sempre più, canzone dopo canzone. È semplice che le canzoni che seguono da Opera House in poi vengano percepite con più indifferenza durante un ascolto completo dell’album. Il motivo è dato dalla ridondanza dei suoni, mai differenti che però, se presi singolarmente, hanno delle piacevoli armonie, come i seguenti John Wayne Young and Dumb che seguono un buon percorso e ti abbandonano nel mezzo di luoghi immaginari dalla piacevole surrealtà.

Il fatto è che i Cigarettes After Sex dimostrano di avere il proprio sound e l’omonimo album di debutto è un lavoro che descrive al meglio il ricordo, porta alla mente affetti e gira su di una certa nostalgia che accomuna chiunque lo ascolti.

Tracce consigliate: Sunsetz, Flash