Sonic Youth, ma non solo! I Broken Water non riescono ad uscire totalmente da quel turbine sonico che li ha contraddistinti nei loro primi lavori (Whet e Tempest), riuscendo comunque a sperimentare (poco) con rumore e ambiente come in questo ultimo lavoro, Seaside & Sedmikrasky.

Un punk psichedelico, dunque, orientato ad un rumorismo sghembo tipicamente shoegaze, ma ben delineato e che spesso ricorda i Lush. La voce femminile, completamente opposta a quella di Kim Gordon, aleggia come un sogno su basi crude e oscure, mantenendo allo stesso tempo la propria melodia agrodolce, anche nelle violenti sferzate fuzz. La voce maschile, invece, sembra tentare costantemente di imitare Thurston Moore, risultandone una versione minore e sbiadita. L’album viaggia coeso con tutte queste certezze e solo pochissime volte viene smentito: nel singolo High-Lo e in Stone, si può percepire una spiccata componente surf/lo-fi, mentre nelle conclusiva Beach, dove la sperimentazione raggiunge livelli interessanti, un violoncello e poche note di piano ci accompagnano lungo dodici onirici minuti, la voce femminile è solo lo sfondo a questo climax che esploderà subito dopo metà pezzo con chitarra e batteria; presa con le dovute pinze mi ha ricordato molto i lavori più mantrici di Mount Eerie.

Sono stati fatti dei piccoli ed importanti passi avanti, la strada giusta, a mio modo di vedere, sarebbe quella di una totale sperimentazione, ma la componente alternative e pop, nell’ambiente musicale contemporaneo, non può di certo mancare per rendere un lavoro appetibile a più persone. Dunque ci accontentiamo di questo piccolo miglioramento, non pienamente soddisfatti.

Tracce consigliate: Beach