Tre ragazzi francesi (Rachel Langlais, Caroline Gabard e Thomas Van Cottom) si ritrovano tutte le sere per scrivere canzoni. La notte scende e loro sono ancora lì, che cercano di mettere su carta i loro sentimenti, cercano di descrivere le emozioni che le giornate gli ispirano, quelle vissute fino in fondo. I Boy & The Echo Choir fanno musica pop minimale che ogni tanto va per la sua strada e si dilunga in elaborati strumentali che travolgono, per poi tornare sottile sottile, guidata da una voce femminile bellissima, che alterna sprazzi di buio e di luce, ma è comunque luce bianca.
Se Intro può risultare un po’ troppo pomposa e barocca, il resto delle tracce riporteranno questa caratteristica solo in minima parte. In It All Shines si sentono le cicale notturne cantare, finchè il crescendo non culmina in uno sbilenco strumentale, unico episodio di lieve sperimentazione che non dispiace. Il resto dell’album segue più la vena cantautorale del trio, rimanendo negli schemi, come in Impossible Heart ed in genere il nucleo centrale, sfoggiando una vastissima varietà di strumenti e riuscendo a non stancare, riuscendo pure ad amalgamare nel tutto qualche armonizzazione tra voce femminile e maschile, che intriga e seduce. Take Oh Take è finalmente la perla che brilla e si distingue dalle altre, meritando una menzione speciale: la melodia vocale è molto curata e leggera ed è così ben cantata che a volte viene voglia di tornare indietro di qualche secondo solo per sentire la pronuncia di una certa parola che è rimasta nella testa, come una voglia insoddisfatta. Warm, traccia finale, sembra partire allegra, ma subito dopo subentra la voce sempre e comunque sussurrata e ispirante tristezza, creando un contrasto ben riuscito, reso caldo dal pianoforte.
Forse le canzoni in molti casi tendono un po’ troppo a ricalcarsi fra di loro, soprattutto nella parte centrale, ma raramente si perde il filo dell’ascolto e interviene la noia, anzi, il tutto è molto piacevole, in particolare prima di addormentarsi o davanti al caminetto una domenica pomeriggio, quando il tempo sembra interminabile. Non è un album ricco stilisticamente e/o tecnicamente parlando, ma emotivamente colpisce, pur riproponendo cose già e meglio sentite.

Tracce consigliate: Take Oh Take