È decisamente arduo riuscire a descrivere la natura dell’essere umano: un’impresa, una ricerca che va avanti da secoli, tra le diverse discipline che via via si sono sempre più avvicinate a capire cosa ci muovesse ad agire in un determinato modo, e perché.
Nell’ultima parte della sua lunga storia, la scienza ha ridato l’importanza che spettava all’emozione, o meglio alla parola inglese molto più esplicativa “Feeling“. E come ben sappiamo una grande emozione, seppur collegata a volte ad eventi esterni, scaturisce quasi sempre da una parte più istintiva e diretta, quella che in qualche modo riesce a sovrastare tutte le nostre vie razionali. Ed è qui che entrano in gioco le arti, le nostre modalità di espressione più soggettive ed incisive.
Tutto questo bellissimo excursus (che purtroppo/per fortuna devo fermare qui) è dovuto alla figura di Brittany, a cui non potevo rimanere indifferente sin dai primi 5 secondi in cui l’ho sentita cantare. Impossibile non prenderla in simpatia, sia per i suoi studi in psicologia che abbiamo intrapreso entrambi, sia per la potenza che scaturisce dalla sua voce che riesce ad essere violenta e dolce, un dono incredibile.

Potremmo proprio iniziare da qui a parlare concretamente di Sound & Color. Brittany Howard & soci sono tornati con il secondo lavoro, alzando di non poco la posta in gioco. Siamo sempre, e per fortuna, investiti da vibrazioni R’n’B/Soul piacevolissime, dove gli Alabama Shakes si divertono ad aggiungere nuovi elementi.
La titletrack è allucinante: un brano fulminante, una dolce melodia che prende a calci in culo tutta la discografia dei The Magic Numbers in 3 minuti secchi. Qui Brittany alterna, come per tutta la durata dell’album, falsetti e potenti sfuriate ed in generale gli Shakes non lasciano niente al caso: ma quest’ultimo è un dettaglio di cui non vi accorgete cosi presto, perchè è dopo vari ascolti che comincerete ad apprezzare a pieno la varietà dei vividissimi  suoni e colori della band.
Se pensavate di chiudere gli occhi e lasciarvi abbandonare alla vostre riflessioni più intime dopo una apertura del genere, forse vi dovrete ricredere per muovere il vostro bootylicious. Siamo al secondo pezzo ed arriva già un’altra vibrazione differente, Don’t Wanna Fight, in cui un hook funkettone notevole fa da sfondo ad un break up intenso “My Life, Your Life/ Don’t cross them lines“, con un ritornello super seventies che va a scomodare gente come i fratelli Gibb, tanto per intenderci. Un pezzo radio-friendly che Prince o D’Angelo si sparerebbero a volume 50 in macchina.
Il tema prevalente di Sound & Color è, guarda un po’, l’amore. Ma qua si parla di rotture, incomprensioni, amori non corrisposti. Avete presente di cosa stavamo parlando all’inizio? Un bel pregio saper esprimere le proprie emozioni cosi, ma siamo veramente sicuri che gli altri possano riceverle senza subire duri pugni allo stomaco? In certi casi è forse meglio non esporle come recita This Feeling, uno dei pezzi pop più pregiati dell’album “So please don’t take my feelings/I have found at last/Yeah, if I wanted to…I’d be alright“.
In altri non puoi resistere, devi far sentire ciò che sta scoppiando all’interno della tua anima: Gimme All Your Love è un urlo sensazionale e disperato, una ballata soul/blues irresistibile. Quel singolo per cui la critica ed il pubblico di tutto il mondo, e persino il caro Barack, sembra essere impazzito a suon di paragoni. Chi sei tu, o Brittany? Una specie di reincarnazione della fragilità di Etta James e dell’aggressività di Janis Joplin? La classica canzone a cui non puoi rimanere indifferente.
Questo circolo emozionale viene riproposto in colori e temi musicali differenti all’interno di Sound & Color: gradevoli gli esperimenti simil-punk di The Greatest e la vaga psichedelia-soul di Gemini, anche se la creatura più riuscità di questa metamorfosi musicale è la traccia di chiusura Over My Head, che… come vogliamo definire, neo-R’n’B?
E’ una delicata e dolcissima confessione di una donna che ha amato tanto ed ancora sente di essere legato a qualcosa di talmente grande ed importante da essere difficile (persino per lei) da descrivere, accompagnata da un arrangiamento assolutamente stupendo, che ti abbraccia e ti stringe forte.

La musica degli Alabama Shakes è entrata in uno stadio decisamente superiore dal loro esordio Boys & Girls. Bisogna avere la pazienza e la forza di accoglierla, ma è allo stesso tempo accessibile a tutti. Non viene a crearsi qualcosa di ostentato ed arduo da comprendere, ma anzi una serie di momenti diversi ma uniti da un filo conduttore che piano piano ci conquista.
Questi ragazzi di Athens, che poco tempo fa erano una cover band come tante altre a girare pub e cachet fatti di un panino ed una birra, si ritrovano ora tra le realtà più brillanti ed entusiasmanti del panorama musicale americano.
Sound & Color osa, e con successo, alzando ulteriormente le aspettative su uno dei migliori gruppi presenti ora in circolazione. Brittany è oramai incoronata come una delle nuove queen esistenti, perfettamente a suo agio nell’esprimersi tramite questo grande spettro magico di musica black, aiutandoci tramite la sua voce a tirare fuori quelle tremende emozioni che rimangono ingabbiate all’interno del nostro corpo.

Tracce Consigliate: Sound & Color, Over My Head, Gimme All Your Love