Ne danno l’annuncio parenti, amici tutti e il sito dell’FBI. Megaupload e Megavideo chiudono i battenti, tre arresti, 50 anni di carcere come caramelle, 7 gli indagati. Mentre lo dico mi trema un po’ la voce, accendiamo un cerino a chi ci ha permesso di combattere la mafia dei coming soon e delle major, programmi da migliaia di dollari, così, gratis: never more on Megaupload. Sì, filestube, mediafire, rapid share, torrent,  videoweed, certo… Ma è un po’ come dire che si sono sciolti gli Arcade Fire e continuano a suonare i Cugini di Campagna. Il colpo è stato forte, poi ok, neanche cinque minuti dopo i siti di FBI, major e tutti quelli che hanno aderito alla campagna di censura negli US sono stati hackerati con una facilità spaventosa e lì un po’ di risate ce le siamo fatte tutti. Hackerare l’FBI è come hackerare la sicurezza di stato, ma poco importa, per adesso di Megaupload e Megavideo abbiamo solo un felice ricordo, grazie 72 minuti per avermi fatto imparare nuove bestemmie, grazie 72 minuti per avermi reso uomo.

Ma quindi ha chiuso anche Megaporn? Non ho capito.