
Che l’era dei dispositivi indossabili, che ci permettono sempre più di esser connessi alla rete e interconnessi tra di noi, stia galoppando fortemente ce ne rendiamo conto ogni volta che vengono annunciate nuove versioni dei Google Glass o di Apple Watch di sorta. Quello che però ha fatto SONY è qualcosa di innovativo, sotto certi punti di vista, e che andrà, forse, a mutare il nostro modo di fruire la musica.
Concept N è il nuovo prototipo di cuffie dell’azienda giapponese che dovrebbe sparigliare le carte in tavola, in quanto non si tratta di cuffie che vanno indossate nelle orecchie ma con le quali, per riuscire a sentire la musica, basta appoggiarle al collo. La loro tecnologia permette di creare una bolla di suono che viene direzionata direttamente verso le proprie orecchie permettendo a voi di ascoltare le tracce della vostra playlist preferita mentre, stando a quanto annunciato da SONY, la gente intorno a voi non sarà in grado di capire quello che state ascoltando, permettendo invece a voi di restare in contatto con la realtà. Stando alle prime indiscrezioni dovrebbero uscire questa estate.
Il punto è però capire in che modo questo possa questa specie di collare esserci davvero utile, in quanto sappiamo che molti di noi, durante il giorno, utilizzano le proprie cuffie, spesso proprio in-ear, per isolarsi dai rumori del mondo esterno. E, sopratutto, per ora non sappiamo quanto sia effettivamente ascoltabile dalle persone intorno a noi. Il che resta comunque un problema, dato che, funzionando con il sistema Bluethooth, possiamo collegare le cuffie ad un telefono anche per rispondere alle telefonate. E, detto in tutta onestà, non credo ci vada proprio a genio che le nostre telefonate, magari con lo spaccino di fiducia, vengano ascoltate dai passanti intorno a noi.
Le cose positive del prototipo, oltre a quelle già elencate, sono ad esempio la possibilità di interagire col mondo circostante, essendo esse collegate a servizi come Yelp e Accuweather, che possiamo utilizzare ad esempio per farci dire quale caffetteria sia la migliore tra quelle che stiamo per incrociare nel nostro giro in bicicletta, o se sta per arrivare una grandinata violenta. Un’altra cosa carina è che abbiano una fotocamera che funziona a comando vocale.
Insomma, Concept N ha molti vantaggi e, parrebbe, molti svantaggi e, sopratutto, hanno molte funzionalità in comune con i Google Glass. Magari, indossandoli contemporaneamente, potremmo utilizzarli per sfruttare finalmente appieno la realtà intorno a noi e l’incredibile potenziale di internet, oppure risultare semplicemente degli idioti. Se volete saperne di più, il canale PC Mag ha intervistato in questo video una delle responsabili del progetto. Video dove le parole dei due risultano difficilmente comprensibili sopra le voci di sottofondo, forse proprio per simulare l’effetto delle Concept N: