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Secondo un sondaggio condotto dalla rivista britannica The Guardian, la gioventù d’Albione starebbe progressivamente abbandonando i dancefloor, in favore delle mura domestiche. Sempre minore sarebbe, infatti, l’affluenza giovanile nei club, preferendo a questi il trascorrere serate più tranquille presso le rispettive dimore.

L’inchiesta ha coinvolto 196 individui di età compresa fra i 18 ed i 35 anni, dalla quale è emerso un interessante responso: 70 intervistati hanno dichiarato di essere divenuti meno entusiasti della frequentazione abituale di club e discoteche, contro 45 convinti e sempreverdi avventori.

Stare a casa sarebbe preferibile per ragioni di stanchezza fisica, timore per la propria incolumità e salute, oltre al fatto che, spesso, il personale degli stessi club risulterebbe poco amichevole. Si prenda ad esempio l’opinione espressa da Tom, londinese di 33 anni:

“Bouncers are always rude and aggressive with no cause; DJs usually play what they want not what people want to listen to; the drinks are overpriced. Last time I went to [London club] Fabric, the music was still good but I realised as I was walking out that I’d been robbed.”

Is stare a casa the new uscire?