The_Whitest_Boy_Alive_by_eX_Perience

I Whitest Boy Alive, insieme dal 2003, composti da Erlend Øye (membro anche dei Kings of Convenience), Marcin Oz, Sebastian Maschat e Daniel Nentwig e fondatori di una propria casa discografica – la Bubbles – hanno annunciato la fine della loro esistenza.

E’ infatti comparsa ieri la notizia sul loro sito:

“Cari Fan. Non comporremmo né suoneremo più insieme come The Whitest Boy Alive. Le regole che ci siamo messi sono diventate una gabbia d’oro.  Vi ringraziamo tutti per il supporto e l’affetto che abbiamo ricevuto in questi anni. Ringraziamo specialmente: Mexico, Roskilde, Hamburg, Munich, Dusseldorf, Colombia, Geoff McFetridge, WMF, Tape, Atilano Gonzales, Jonas Verwijnen, Mathias Powerline, Midnight Magic, Dena, The New Wine, Rubies, Kakkmaddafakka, Cafe Cairo, Trebbi, Brisbane, Belgrade, Paradiso, Sarajevo, Fred Falke, Morgan Geist, Tokyo, Cat5, Moodymann, John Selway, Jenne Grabowski, Nilgün, Jan Simon, Norman Nitzsche, GigMex, K7, Zebralution, Grooveattack, Smalltown Supersound, fuck you Ola Borgström, Sleeping Star, Aksara, KangnMusic, Marie Staritz, Saap, Markus Ellmer, Arnold and Sascha Steinfurt.”

Erlend, Marcin, Sebastian, Daniel.

Erlend si era già distaccato ultimamente, riprendendo in mano un suo progetto del 2003 – Unrest – e si è pure cimentato in una canzone in italiano (il ragazzo d’oro dai capelli rossi conosce 12 lingue e padroneggia 30 strumenti – shalla -) chiamata La prima estate.

Peccato veramente.