Ragazzi, qui si parla di un argomento serio. E’  in atto un attacco alla nostra democrazia con la KASTA che si sta scontrando contro uno dei Cervi ad Honorem, il grande Immanuel Casto.

Solo un mese fa attendevamo Squillo, la creazione del Casto Divo. Annunciato senza spiegazioni, il primo ottobre è stato svelato l’arcano: si tratta di un bellissimo gioco di carte con puttane, sostanze stupefacenti, furti di organi dove vince il pappone migliore. Niente di più di cosa accade in Italia in sostanza. Chiaramente l’ho già acquistato perchè l’idea è fantastica. C’è anche un trailer per chi se lo fosse perso:

elegantissimo il passaggio:

è vero, sono biondo e ho un corpo perfetto, ma questo mi dà forse il dirittto di ridicolizzare tematiche drammatiche e di farne addirittura un gioco………si!

Questo gioco che nulla è se non una satira sulla nostra società e sulla KASTAAAA (Marrazzo, er Batman, la Minetti per citare i primi tre nomi a caso potrebbero essere perfettamente inclusi come esempi reali di alcune carte) è ora compromessa a causa di una interrogazione da parte di Emanuela Baio, una ex parlamentare PD ed ex giornalista dell’Avvenire ora confluita nell’Api di Rutelli, quello ex Margherita che non sapeva che il segretario gli rubava milioni di euro dalla cassa del partito.
Sta tizia anzichè discutere in parlamento i problemi reali del paese (e vorrei vedere come può ragionare di micro e macroeconomia con una laurea in storia contemporanea, già la Fornero che è economista fa fatica in materia giuslavoristica) ha presentato una interrogazione (per vederla cliccate qui) chiedendo di vietarne la divulgazione perchè

incita alla mercificazione del corpo femminile, parla di vendita di organi umani, incita all’uso di eroina e di antidepressivi e a pratiche sessuali disumane (dei roditori si cibano di parti intime femminili)

A parte la cosa sul gerbilling (lol) come diavolo si può solamente concepire il fatto che uno grazie ad un gioco di carte diventi drogato, vada a troie e faccia il trafficante di organi? Ma poi tutto ciò parte da una parlamentare che fa parte del Terzo Polo con FLI, una formazione che per VENTI ANNI ha fiancheggiato un presidente del consiglio che faceva il bunga bunga con escort pure minorenni…

Comunque per ovviare a ciò Immanuel ha lanciato una campagna che vi cito e vi invito ad aderire:

UNA MAIL PER IMMANUEL

invito tutti i i miei fan a mandare la seguente mail alla Senatrice Baio, autrice del provvedimento (http://alturl.com/v9chn) per proibire Squillo. Questo il suo indirizzo mail [email protected]

E questo ciò che vi invito a scrivere, sentendovi liberi di aggiungere vostre riflessioni o di omettere parti che non condividete (ad esempio il riferimento ai videogame):

Gentile Signora Baio

,
sono uno degli acquirenti di Squillo.
Mi posso solo dire sconvolto/a del fraintendimento che è stato fatto dell’opera.

Di dubbio gusto? Questo lasciamolo decidere agli acquirenti.
Ma rea di indurre allo sfruttamento della prostituzione? di incitare alla violenza sulle donne?
Stiamo parlando di un gioco Signora. Di finzione.
Se così fosse come dovremmo giudicare il famoso gioco da tavolo Risiko? Un gioco che incita alla guerra?
Mi vuole dire che per lei un gioco sulla guerra è più accettabile di una satira sulle escort?
vVogliamo mettere alla gogna anche Cluedo? in cui il giocatore interpreta un assassino. O magari Monopoli, che incita al capitalismo selvaggio e al tentare di ridurre in bancarotta, anche passando per lo strozzinaggio, gli avversari?

Squillo è un gioco di satira che si muove su di un piano di finzione. Non a caso sono state scelte delle illustrazioni. Il che non significa minimamente dare un’approvazione morale ai contenuti del gioco (ammesso che un gioco davvero necessiti di un approvazione morale). Ma fare una parodia di una società grottesca dove la mercificazione del corpo femminile raggiunge il suo apice in prodotti di massa come i cinepanettoni e fa di argomenti come la prostituzione o scandali sessuali la principale forma di intrattenimento giornalistico.

Inoltre in Italia sono presenti e venduti a minorenni (cosa che i produttori di Squillo non fanno) videogiochi con contenuti MOLTO più espliciti e violenti di quelli proposti da Squillo.

Mii lascia quanto meno perplesso/a che non sia stato nemmeno interpellato l’autore del gioco, come ci si aspetterebbe da uno Stato di Diritto.

Mi perfetto infine di farle notare che l’Italia ha dei problemi reali che meriterebbero la vostra attenzione, pagata con i soldi pubblici, attualmente dedicata, a quanto parte, ai giochi di carte

In attesa di una sua Cortese risposta,
le porgo i miei Saluti.

Aderite e fate girare, in modo da fermare questo scempio. E fare cittadinanza attiva per un giusto scopo.