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E fu guerra. Guerra Fredda.

La disputa tra Waters e i vecchi compagni sembra non avere fine, trainata da di piccole provocazioni, insulti, ricatti morali, teste di cavallo mozzate. L’ultima offesa – ma noi siamo buoni e crediamo che gli intenti non fossero di quelli di ferire nessuno – arriva da Nick Mason che, intervistato da Mojo, ha associato l’abbandono della band da parte di Roger alla perdita della Russia del loro leader autocratico.

“Non è troppo diverso da quanto Stalin morì. C’è voluto  un po’ di tempo per riprendersi: tre o quattro anni.[…] Roger pensava che noi tutti avremmo smesso a breve, mentre David e io credevamo che sarebbe stato Roger a mollare e tiravamo avanti. Ma sai, questo essere un po’ squilibrati rende anche grandi musicisti. Non saremmo stati gli stessi senza un Syd mattacchione o un Roger mattacchione”.

Ricordiamo che Waters – che ha lasciato la band ormai da vent’anni – nonostante la supplica dei fan a reinserirsi nel gruppo e prendere parte al nuovo progetto, ha sempre tenuto a precisare che nulla ha a che fare con l’album in uscita (The Endless  River, 7 novembre) e che non intende assolutissimamente  ritornare dai vecchi colleghi.

Una storia triste, è vero, ma facciamocene una ragione.