Ora italiana 22:20. Direttamente sul facebook ufficiale dei My Bloody Valentine appare il post:

We are preparing to go live with the new album/website this evening. We will make an announcement as soon as its up.

555218_404756326281937_139436394_n

Parte la follia collettiva in tutto l’internet.

I fortunati avevano scelto di stare a casa anche se è sabato, i più fanatici (come il sottoscritto) erano già pronti all’Apocalisse da quando il sito ufficiale era andato in down quattro ore prima (da quando sono partite le prime indiscrezioni sull’uscita dell’album nel sito si leggeva solo “new website and online store coming soon“, o qualcosa del genere, non ricordo).

601244_404755779615325_1543247908_n

Dopo esattamente mezz’ora dall’annuncio su facebook compaiono una nuova foto copertina e una nuova foto profilo (le due immagini che vedete qui nel profilo). L’eccitazione iniziale è tanta e per i primi dieci minuti sono solo brividi perché STA ACCADENDO VERAMENTE E NOI SIAMO PARTE DEL POPOLO DELL’INTERNET E STIAMO VERAMENTE VIVENDO QUESTO MOMENTO TUTTI INSIEME COME UNA COMUNITÀ INDI. Dopo i dieci minuti ci si rende conto che in 21 anni e 3 mesi potevano pagarlo di più il grafico.

Dopo esattamente mezz’ora dalle copertine non succede un cazzo. Intanto su /mu/ di 4chan spopolano i rifacimenti delle copertine di questo nuovo disco. I migliori due riguardano Merriweather Post Pavilion e No Love Deep Web. Spunta anche un bandcamp farlocco da cui emerge il titolo dell’album: Almanach. Ovviamente tutta una bufala. A questo punto la frequenza di refresh giunge a quota 5 al minuto e tutti i social network sono in delirio.

Proprio mentre si stava smettendo si sperare e si stava decidendo di andare a letto, ecco l’annuncio, alle 00:55:

The album is now live on
www.mybloodyvalentine.org

Grazie al mio costante refresh ho un brevissimo sguado al sito prima che crashi. A quanto pare l’album si chiama m b v (titolo di merda), l’immagine profilo di facebook è proprio la copertina dell’album (copertina di merda) e i nomi delle nove tracce sono: She Found Now, Only Tomorrow, Who Sees You, Is This And Yes, If I Am, New You, In Another Way, Nothing Is, Wonder 2 (tracklist di merda).

Comunque avete capito bene, il sito è crashato. Spasmodica attesa di 21 anni e 3 mesi per il successore del disco più influente degli anni Novanta andati affanculo perché il «server is too busy». Caduta di stile senza fine. Ricordiamo che la versione più economica del disco è quella in solo mp3 a 320kbps e sono comunque 12.50€.

Nel corso delle due ore seguenti il sito torna online più di un paio di volte ma ogni volta crasha subito.

Questa mattina non solo il sito è funzionante alla perfezione, ma i My Bloody Valentine sono tornati su facebook per postare il loro youtube ufficiale in cui sono state postate le nove canzoni di m b v:

Che ve ne pare? Noi non sprecheremo una parola in più fino al momento della recensione (probabilmente online domani).

Resta di fatto che le cinque ore di ieri notte sono state un bellissimo momento di follia collettiva, difficile da esprimere in parole. Tra una decina d’anni ricorderemo ancora affettuosamente la notte tra il 2 e il 3 febbraio, quando eravamo tutti molto giovani e shoegaze.