Ho sempre pensato che Volo Fabio e Brondi Vasco fossero la stessa persona. A Settembre i dubbi si sono intensificati e, in questi giorni, sono diventati una certezza:
Sono appena tornato a Ferrara con una grande luna piena, in macchina ho riascoltato per la prima volta tutte le canzoni messe in fila e quasi finite. Le ho scritte quasi tutte nel lungo inverno del 2012 che doveva essere l’ultimo del pianeta terra. È surreale e per me stupendo ascoltare questa cosa che si è presa quasi tutti i miei pensieri almeno per l’ultimo anno ma anche da molto prima. Il disco uscirà ai primi di marzo, alla fine dell’inverno. Il 4 marzo che mi sembra una bellissima data, non so il perché. Mi sono accorto che sono canzoni piene di futuro, proprio adesso che questa parola ha quasi una connotazione negativa. Sono piene di illusioni e di storie che finiscono bene, che finiscono male o che non finiscono mai. Partono da una città qualsiasi e cercano di arrivare sulla Via Lattea mischiando elementi rurali con elementi spaziali. Fisarmoniche e casse dritte, fiati e beat elettronici, orchestrine e qualche mare di chitarre elettriche. Non vedo l’ora di farvelo sentire. Buonanotte & sogni dei materiali che preferite! V.
Amante del Guerrilla Marketing, V. ha deciso di seguire la strategia comunicativa degli Arcade Fire, facendo taggare a cazzo di cane i muri di mezza Italia con quelli che, con ogni probabilità, dovrebbero essere i titoli delle canzoni del nuovo album.
Partiamo dal titolo del disco:
e proseguiamo con la tracklist:
Dai titoli si evince un forte contrasto interiore, figlio forse anche dello sdoppiamento di personalità continuo di Vasco Volo, quel che è certo è che non sarà un disco banale. Non si conoscono al momento le collaborazioni, ma credo che nelle canzoni dai titoli blasfemi si nasconda come ghostwriter Giorgione Canali, noto uomo di chiesa (oltre che stretto collaboratore di V.).
