Facciamo a gara a chi la spara più grossa. Abbiamo perso, vince sempre Kanye.

L’anno scorso pensavamo fosse giunto il momento di internarlo dopo la dichiarazione rilasciata agli MTV VMA’s durante il discorso di ringraziamento, annunciando che nel 2020 si sarebbe candidato niente meno che alla Presidenza degli Stati Uniti d’America:

It’s not about me. It’s about ideas. New ideas. People with ideas. People who believe in truth. And yes, as you probably could’ve guessed by this moment, I have decided in 2020 to run for President.

Fin lì tutto normale, Kanye ne dice di ogni e bastano una pacca sulla spalla e l’apertura di temporary stores del suo merchandise in tutto il mondo per tenerlo occupato; ma, la settimana scorsa, Donald Trump è stato eletto nuovo Presidente USA, e le carte in tavola si sono rimescolate, riaprendo l’annoso dibattito sulla potenziale candidatura del rapper alla Casa Bianca (tanto vale provarci, non ci sorprendiamo più di nulla) fra quattro anni.

kanye

Le opinioni politiche di Yeezy sono confuse, pur confermando il proprio buon cuore ed un profetico spirito umanitario:

When I run for President, I’d prefer not to run against someone. I would be like ‘I want to work with you.’ I think all the people running right now have something that each of the others needs. But the idea of this separation and this gladiator battle takes away from the main focus that the world needs help and the world needs all the people in a position of power or influence to come together.

I sondaggi lo darebbero già vincitore della futura campagna presidenziale, con probabilità più alte di quelle pronosticate in favore di Trump. Se questo sia un sogno o la pura realtà, lo scopriremo solo vivendo.