I just wanted to be one of The Strokes“: così canta Alex Turner, aprendo Tranquility Base Hotel & Casino, l’ultimo album degli Arctic Monkeys. Ma a duettare con Julian Casablancas stavolta è Noam Chomsky, leggendario linguista e filosofo novantaduenne, che è stato ospite di una puntata del format S.O.S – Earth Is a Mess condotto proprio dal leader degli Strokes.

Nell’intervista, svolta in un’ambientazione estremamente sci-fi e vapor, sono stati toccati temi quali la democrazia e i suoi mutamenti (soprattutto in America), le crisi ambientali e, ovviamente, l’importanza delle parole, soprattutto nel mondo in cui viviamo.

Al più importante linguista vivente, Casablancas chiede in che modo e in che misura le parole possono influenzare il pensiero. “Dipende se ti reputi un propagandista che vuole controllare le persone oppure un qualcuno che vuole indurle a pensare con la loro testa e risolvere da sé i propri problemi”, risponde Chomsky, “è una questione di scelte”.

E questo è solo un piccolo estratto. Per dire che vale la pena godersela tutta, questa intervista, che sembra più un viaggio in un’altra dimensione.