James Blake è stato uno degli artisti più attivi in rete di questo scombussolato 2020. L’artista inglese ha infatti aperto il suo primo concerto in streaming –  tenutosi nel bel mezzo della prima ondata e del primo lockdown – con Imagine di John Lennon, ma non sono mancate altre clamorose cover come quella di No Surprises dei Radiohead.

Dopo il successo del primo live in streaming, Blake si è visto “costretto” a replicare gli appuntamenti online e, per andare ancora più incontro ai desideri dei fan, ha dato loro l’opportunità di proporre i brani che avrebbe poi suonato per dal salotto di casa sua.

Grazie a quest’iniziativa, l’inglese ha avuto modo di provare e mettere da parte un numero sufficiente di cover per realizzare un nuovo disco. L’EP frutto di questa esperienza è stato annunciato: verrà pubblicato il prossimo 11 dicembre e conterrà anche la versione di di Blake di Godspeed di Frank Ocean.

Con un tweet Blake ha dichiarato:

Non era previsto, si è materializzato grazie alle vostre richieste. Grazie per aver reso tutto questo possibile.

Ma non è finita. Il 2020, musicalmente, sarà ricordato come uno degli anni più prolifici della carriera di Blake; oltre all’EP di cover e a Before, l’inglese ha composto anche un album ambient.  Lo ha dichiarato nel corso di un’intervista rilasciata per il programma New Arrivals with Bryce Segall su Radio.com:

L’unica cosa che mi calma è la musica di Brian Eno e Ryuichi Sakamoto. Ero stufo dei beat, li sentivo ovunque e dovevo liberarmene. Avevo bisogno di prendermi una vacanza dai beat, ecco. Così ho composto questa musica ambient e devo dire l’ho amata da subito. Ho usato un modulare e un paio di tastiere. 

Subito dopo ha aggiunto di aver inviato il materiale finora registrato a Brian Eno ricevendo l’approvazione di quest’ultimo:

L’ho inviato per sapere il suo parere ed è stato positivo. Ho lavorato con Brian Eno in passato ed è sempre stata una sorta di guida spirituale per me. Mi ha fatto delle critiche costruttive, ma è stato comunque molto incoraggiante perché entrare nei meccanismi di un nuovo genere è complicato. [L’ambient] per me è un genere differente, un terreno in cui non puoi dire di avercela fatta solo perché hai tolto i beat da un pezzo. Ho completato tutti i brani, ma non formano ancora un insieme coeso. Credo che ce ne vorranno ancora un paio per completarlo. 

Al momento non è ancora stato reso noto quando verrà rilasciato l’album ambient di Blake, ma molto probabilmente vedrà la luce solo con il prossimo anno.