L’assenza delle canzoni di Lucio Battisti dalle piattaforme streaming e da qualsiasi altro luogo online è sempre stata un caso.

Un caso che stavolta pare potrebbe giungere a risoluzione, perché la controversa vicenda giuridica della società Edizioni Musicali Acqua Azzurra srl, fondata nel ’69 da Battisti stesso per gestire il proprio patrimonio musicale, ha avuto dei risvolti importanti.

Da anni ormai, la società è sotto il giogo di spartizione dei diritti, e si è creato un muro tra gli eredi del cantautore (la moglie Grazia Letizia e il figlio Luca) e il paroliere Mogol (con la Universal Ricordi, del gruppo Vivendi). In questo clima di discordia, ci sono state conseguenze anche gravi, che sono sfociate negli ultimi anni in una vera e propria impossibilità di convivenza tra le parti. Così, si è optato per la liquidazione di Acqua Azzurra srl, ma si è trattato fin dall’inizio di un procedimento per niente facile, tuttora non concluso.

Un altro dei risvolti pratici della gestione del repertorio di Battisti è stato, poi, che gli eredi hanno sempre negato lo sbarco della musica sul web, limitandone la distribuzione esclusivamente su supporti fisici.

Ma adesso che la società Acqua Azzurra ha trovato una via meno impervia per la liquidazione, gestita da un “commissario” (l’avvocato Gaetano Maria Giovanni Presti), si è aperto un spiraglio per il repertorio Battisti-Mogol datato 1969-1980. Dagli atti dei giudici, infatti, si legge che una volta superata questa situazione, il catalogo editoriale potrebbe anche essere concesso online.

Stando a queste parole, quindi, per la prima volta, contrariamente alle volontà soprattutto della vedova Battisti, i pezzi immortali del cantautore laziale potrebbero davvero avere una chance di inserirsi ufficialmente nelle piattaforme online.