Tutto questo succede a Londra, in un pub che, se fosse stato qualsiasi altro giorno sarebbe stato snobbato perché troppo anonimo. Ovviamente è uno stunt promozionale per il loro nuovo album (album che, tra l’altro, deve essere ancora pubblicamente annunciato, ma che è previsto entro la fine del 2014). La fila fuori è lunga 130 metri e il locale è già pieno.
Come è possibile che tutto ciò accada con un solo tweet fatto da una band di cui nessuno nato dopo il 1994 ricorda l’esistenza?
Chiedendo alle persone che sono in fila per vederli, sono praticamente tutti lì perché è gratis. Alcuni confessano di conoscere solo tre o quattro canzoni, altri dicono di essere fan sfegatati, ma tutti torneranno a casa bramando più Kooks.
Quelli che sono riusciti a entrare nella bolgia infernale a farsi sudare addosso da degli sconosciuti ricorderanno per sempre questa come un’esperienza “esclusiva”, quelli che sono rimasti fuori al freddo rimarranno insoddisfatti e torneranno a casa per ascoltare i Kooks su Spotify.
Dopo il concerto Hugh Harris ci ha confessato che avrebbero voluto fare tre show di fila per accontentare tutti, ma purtroppo la polizia non era tanto d’accordo. Per cui se state pensando di passare per Londra nelle prossime settimane e credete che i Kooks siano ancora rilevanti nel campo musicale(o possano tornare ad esserlo), tenete d’occhio il loro Twitter e magari vi concederanno un altro paio di concerti.