Claire Boucher, conosciuta da tutti come Grimes, ha dichiarato a Rolling Stone che diversi produttori maschi hanno provato a portarla a letto con atteggiamenti molesti. Come nel caso di Kesha, anche la cantante canadese ha voluto denunciare l’atteggiamento di molti “professionisti” della musica nei confronti delle giovani musiciste, e che se fosse stata più giovane, meno esperta e meno ricca, probabilmente sarebbe stata obbligata a cedere.
“I will say that I’ve been in numerous situations where male producers would literally be like, ‘We won’t finish the song unless you come back to my hotel room.’ If I was younger or in a more financially desperate situation, maybe I would have done that”.
Ancora, la cantante canadese ha sottolineato anche come il fatto che ci siano poche produttrici donna è, secondo lei, sicuramente dovuto anche al fatto che l’ambiente creato da certi uomini impedisca alle donne di fare strada in questo settore.
Tornando sul caso di Kesha, Claire ha paragonato la situazione tra lei e il produttore Dr. Luke ad una forma di schiavitù:
“You shouldn’t be allowed to sign a human being, regardless of what the allegations are or what anyone said or did. It’s basically like slavery. She should be allowed to record [with other people]. It’s a deeply fucked situation”
Dichiarazioni sicuramente forti che genereranno strascichi polemici. Intanto Grimes, come riportavamo qui, starebbe per uscire con un nuovo lavoro. Noi, nel mentre, ci stiamo ancora godendo Art Angels:
