Deer Waves chiude. Come tutte le testate giornalistiche o blog che parlano di musica fatte da volontari.

Ovviamente non è così, ma è quello che dovrebbe accadere nonché è stata la mia prima reazione a questo articolo di Gino Castaldo su Bon Iver. Perché la presa per il culo mia e di tanti altri amici e colleghi che anzichè uscire ogni sera di casa o mangiare in relax a pranzo dedicano parte del loro tempo libero a fare gratuitamente informazione musicale, con competenza (chi più, chi meno e mi ci infilo tranquillamente nell’ultimo caso) ma soprattutto con passione.

La passione che Gino Castaldo, “esperto” di musica di Repubblica al pari dell’altro “espertone” Ernesto Assante che è quello che ha scoperto Kanye West nel 2k10, sicuramente non ha. Perché il refuso può capitare e lo scrivere Emnma al posto di Emma è tollerabile ma solo a certi livelli di visibilità, l’incompetenza no e in questo caso è davvero andata oltre ogni limite, e non mi riferisco solo al parlare dEi Bon Iver al plurale (errore da ascoltatore partito dal secondo disco) o al definirlo un bell’artista (ha venti menti e i capezzoli cascanti, per fortuna ha rimediato al primo punto con la barba che a Ferrara però non c’era).

.Solo in Italia si parla di Vernon come un astro nascente della musica mondiale. In tutto il mondo lo si conosce dal 2007-2008, data di uscita (autoprodotta la prima, su Jagjaguwar la seconda) di For Emma, Forever Ago, uno dei dischi più belli di quell’anno. Non è un caso che tutti sappiano a memoria Skinny Love, non trovi Gino?
.Non è l’unica data italiana, quest’estate si è esibito al Motovelodromo di Ferrara nell’ambito di una rassegna consolidata che ogni anno porta almeno un paio di nomi interessanti (parlando per difetto).
.Chi diavolo è Wilko? Ma amico di chi? La prima cosa che mi hanno detto quando mi sono affacciato al giornalismo musicale italiano è stato “controlla sempre le tue fonti perché i lettori ti segano subito”. Se fai cappelle su Deer Waves la puoi prendere in caciara perché “for the lulz”, se la fai su Ondarock o Sentireascoltare ti becchi lavate di capo giustissime dal pubblico prima che dai tuoi caporedattori, se la fai su Repubblica che è uno dei siti italiani più visitati il discorso è amplificato di dieci volte ed altrettante più umiliante per coloro che si definiscono ingiustamente (perché davvero si parla di abissi di conoscenza della materia, e non a favore tuo) giornalista musicale. Perché non ti trovi davanti quasi solo lettori critici ed informati ma sei il primo a fare informazione su una platea che non conosce ciò di cui parli e quindi si fida di quel che dici. (per la cronaca, la citazione “mus ic is my savior” è tratta da Sunken Treasure DEGLI Wilco, formazione sulla scena da ormai vent’anni. L'”amico” di Vernon è il leader Jeff Tweedy).

Questa in se’ non è una notizia lo so, è soltanto lo sfogo di chi come me si sente umiliato davanti al fatto che esistono tante persone che vanno ai concerti pagando fior di denari per viaggi e biglietti per poi fare report da 500 visualizzazioni massimo mentre un sedicente esperto va in accredito ad eventi sold out di cui ha solo sentito parlare e se ne esce con queste impasse da fare rabbrividire