A quasi trent’anni dallo scioglimento di una delle formazioni più influenti nella scena new wave di Manchester, quella capitanata da Steven Morrissey, si torna a parlare di nuovo di The Smiths.
La comparsa del nome sul web è dovuta all’esistenza di un account Twitter verificato nuovo di zecca, che nel giro di 24 ore ha raccolto follower e nostalgici per un ammontare di 12000 cuoricini palpitanti. In molti sono andati a ripescare la lacca per capelli (marca malizia) avanzata dal 1987 e l’iconico chiodo di pelle, sperando in una reunion. Nel 2009 infatti il chitarrista Johnny Marr dichiarava:
Credo ci avrebbero offerto 50 milioni di dollari per tre o possibilmente cinque show.
I sogni si infrangono oggi stesso con la pubblicazione del primo Tweet da parte di questo account, gestito ufficialmente dalla Warner Music, che recita così.
Please note this account is purely to celebrate the history and the music of The Smiths.
— The Smiths (@Smiths_Official) 6 aprile 2016
Svelato l’arcano: a trent’anni dall’uscita di The Queen Is Dead l’etichetta sembra voler celebrare uno dei pezzi più importanti di storia della musica, che ha consacrato gli Smiths a band di culto per tutta la scena inglese new wave.
Pur continuando la propria carriera solista con album come il recente World Peace Is None Of Your Business, Morrissey si è dichiarato “piacevolmente perseguitato” per tutti questi anni dalla foto di copertina dell’album in questione, scattata da Stephen Wright.
Questo e altri scatti presenti nel booklet di The Queen Is Dead che immortalano gli Smiths davanti al Salford Lads Club, ormai luogo di pellegrinaggio, saranno i protagonisti della mostra di Wright, in scena al Lowry di Manchester dal 9 aprile al 5 giugno 2016.