The-Smiths

A quasi trent’anni dallo scioglimento di una delle formazioni più influenti nella scena new wave di Manchester, quella capitanata da Steven Morrissey, si torna a parlare di nuovo di The Smiths.

La comparsa del nome sul web è dovuta all’esistenza di un account Twitter verificato nuovo di zecca, che nel giro di 24 ore ha raccolto follower e nostalgici per un ammontare di 12000 cuoricini palpitanti. In molti sono andati a ripescare la lacca per capelli (marca malizia) avanzata dal 1987 e l’iconico chiodo di pelle, sperando in una reunion. Nel 2009 infatti il chitarrista Johnny Marr dichiarava:

Credo ci avrebbero offerto 50 milioni di dollari per tre o possibilmente cinque show.

I sogni si infrangono oggi stesso con la pubblicazione del primo Tweet da parte di questo account, gestito ufficialmente dalla Warner Music, che recita così.

Svelato l’arcano: a trent’anni dall’uscita di The Queen Is Dead l’etichetta sembra voler celebrare uno dei pezzi più importanti di storia della musica, che ha consacrato gli Smiths a band di culto per tutta la scena inglese new wave.

Pur continuando la propria carriera solista con album come il recente World Peace Is None Of Your Business, Morrissey si è dichiarato “piacevolmente perseguitato”  per tutti questi anni dalla foto di copertina dell’album in questione, scattata da Stephen Wright.

Questo e altri scatti presenti nel booklet di The Queen Is Dead che immortalano gli Smiths davanti al Salford Lads Club, ormai luogo di pellegrinaggio, saranno i protagonisti della mostra di Wright, in scena al Lowry di Manchester dal 9 aprile al 5 giugno 2016.