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Uno spettro si aleggia per il Brasile.

E non stiamo parlando né del comunismo, né della povertà nelle favelas, nemmeno della dignità sparita dopo l’ennesima figuraccia dei Verdeoro nella Copa America di quest’anno.

È stato ufficialmente annunciato dal CONI, ovvero il Comitato Olimpico Italiano, che Gigi D’Alessio rappresenterà l’Italia nel concerto di apertura dei giochi olimpici di Rio de Janeiro, questa estate, in Brasile.

Probabilmente il CONI ha sfruttato la disattenzione collettiva dovuta agli Europei in Francia per piazzarci questo colpo a sorpresa, come una pugnalata alle spalle, ma Deer Waves non ci sta, e con la redazione abbiamo pensato a delle valide alternative a questa improbabile candidatura.

BAUSTELLE

Ecco, magari non proprio un gruppo estivo, ma pensiamo possano integrarsi naturalmente in Brasile in quanto portatori sani di saudade, la nostalgia caratteristica che provano proprio gli abitanti del paese sudamericano. Poi, in alcuni dei loro testi, citano appunto la nazione verdeoro.

Come ad esempio in Cin Cin, contenuta ne La Moda Del Lento del 2003:

JOLLY MARE

Rio è principalmente famosa per le sue lunghe e dorate spiagge pullulanti di vacanzieri e fisici scolpiti. Jolly Mare, in un certo senso, evoca in noi voglia di ballare, estate e gioia di vivere. Tutte cose che c’entrano con il leccese Fabrizio.

Poi si chiama Jolly MARE che, per quanto possa sembrare una motivazione scarsa, sembra sempre più plausibile di quella che ha portato a scegliere Gigi D’Alessio:

NINOS DU BRASIL

Beh, non stiamo nemmeno a spiegare perché.

Ci sarebbero, inoltre, tanti altri esempi che potremmo fare di artisti che potrebbero tranquillamente tenere alto il nome del nostro paese all’estero.

Ripensandoci, però, forse la scelta di Gigi D’Alessio è azzeccata: potrebbero decidere di tenerselo come hanno fatto con Cesare Battisti.