Periodo di grande fermento per il celebre dj/producer Ponte Gabriele in arte Gabry Ponte, dovuto a  misunderstandings vari più che a meriti squisitamente musicali. Di qualche giorno fa la notizia del putiferio che si sarebbe scatenato a Gallipoli dopo il passaggio di un brano a sfondo politico e un braccio un po’ troppo teso rivolto al pubblico; a questo proposito lo staff del Gabry è intervenuto in queste ultime ore per precisare alcune cose:

La foto pubblicata dell’artista Gabry Ponte è frutto di una manipolazione (*), la foto originale, infatti, è stata scattata durante un live nei pressi di Frosinone e Gabry Ponte ha il braccio sinistro alzato e non quello destro, come risulta dalla foto pubblicata. Inoltre, il remix della canzone “faccetta nera” (noto brano musicale del periodo fascista), associato alla notizia, non è attribuibile a Gabry Ponte, né è mai stato dal medesimo suonato. Né vi è stato, ovviamente, nessun tumulto o insurrezione, nei confronti dell’Artista o tra il pubblico presente alla serata di Gabry Ponte a Gallipoli. Infine, a nome di Gabry Ponte, segnaliamo che l’artista è stato erroneamente associato ad un’ideologia che non gli appartiene“.

Ma pare non esserci pace per il tribolato Gabry, finito un grattacapo si trova in mezzo ad un’altra situazione poco simpatica, frutto probabilmente del suo essere un artista maledetto (il Rimbaud dei dancefloors italiani). Di ieri è la notizia che Gabrièle si è rifiutato di esibirsi a Civitella, perché non ha ritenuto sufficienti gli 800 biglietti venduti a fronte dei 2000 posti disponibili, intascandosi comunque i 10.000 euro della Pro Loco (comportamento che riempirà d’orgoglio Axl Rose non appena apprenderà la notizia).  Ma ieri Gabry in persona è intervenuto sulla sua paggina facebook per chiarire la situa con i suoi seguaci:

Da come descrive le sue giornate di lavoro, sembra un povero camionista sottopagato che macina km su km senza mangiare, invece si becca 10.000 euro e se ne va senza suonare,  però alle 7 di mattina non riesce a prendere sonno dal dispiacere. E chi siamo noi per non credergli?

Lo staff del Gabry pare essersi appellato al contratto sottoscritto, che prevedeva il diritto di non esibirsi se le presenze fossero state inferiori a un terzo della capienza del luogo. Con quest’ultimo colpo di testa, GP si candida prepotentemente come “best maledetto artist 2014”, rischiando di vincere a mani basse.

Ed ora guardate il fantastico video a corredo di quest’ultima notizia riguardante il non show di Gabrièle, evento presentato nel servizio come concerto di musica giovane.

VERITALIA 11 AGOSTO from redazione certastampa on Vimeo.

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