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Oggi non ci basta che siate i soliti lettori ebeti e passivi, oggi vogliamo coinvolgervi e rendervi partecipi di qualcosa che potrebbe entrare nella storia.

Domenica prossima prossima (24 novembre), l’edizione 2013 della Biennale di Venezia chiuderà i battenti. L’appuntamento per coloro che se la fossero persa o per chi avrà voglia di tornarci sarà per l’edizione 2015.

La voglia di innovazione e rinnovamento è tanta e fra due anni non vogliamo accontentarci delle solite opere d’arte dal dubbio gusto e significato. Sostituiamo le installazioni di pannolini riciclabili con protesi al seno, eliminiamo le strutture di materiale ecosostenibile e mettiamo al loro posto platino, oro e argento, prosciughiamo i canali della città e facciamo navigare le gondole su ettolitri di Dom Perignon.

Stiamo sognando? Non direi proprio. Chi può portare tutto questo ben di dio in laguna ed essere un degno sostituto dell’attuale curatore della Biennale, Massimiliano Gioni, se non Kanye West? Le argomentazioni sono più che soddisfacenti, basta dare una letta qua sotto.

L’arte contemporanea continua a persistere nella sua fase più manierista, noi crediamo che West sia la persona migliore per mostrarci la via da seguire, per spiegare, agitare e situare al meglio la produzione artistica nel suo ambiente culturale e globale attuale. Per questo, crediamo che West dovrebbe essere invitato a curare e dirigere la più grande fiera internazionale biennale d’arte del mondo. West ha una lunga storia di impegno profondo e sincero con l’arte. Dopo gli studi conseguiti alla Scuola d’Arte, West è stata la figura che ha posizionato Vanessa Beecroft su MTV (attraverso la collaborazione con Runaway), che ha scelto George Condo per Walmart (attraverso la sua copertina di My Beautiful Dark Fantasy) e che ha intrapreso folli studi di architettura a Cannes (con la progettazione di una piramide per proiettare il suo film Cruel Summer ). Inoltre, egli ha fotografato e postato su blog l’intera mostra di Urs Fisher nel 2009. West comprende meglio i conflitti e le convergenze di cultura e divertimento, dell’arte unita  alla moda e il businnes, e dei meccanismi per divulgare la produzione artistica di molti altri nel settore, ed è nella posizione giusta per portare queste significative complessità contemporanee al cuore del discorso dell’arte mondiale. In più, ci sentiamo dannatamente sicuri che potrebbe allestire una mostra decente, e dare al mondo dell’arte stagnante un calcio significativo con i suoi Yeezys. Sognando l’ ingresso gratuito per coloro che indossano pantaloni di tuta in pelle , un premio Instagram sponsorizzato per il miglior padiglione nazionale e una speciale flotta di Maybach vaporetti, chiediamo che Kanye West venga nominato direttore artistico della sezione Arti Visive della prossima Biennale di Venezia (2015).

Non è necessario aggiungere altro. Se siete convinti e volete realizzare questo fantastico sogno, firmate la petizione QUI e invitate tutti i vostri conoscenti a fare altrettanto.

Kanye curatore della Biennale di Venezia 2015: sì, si può fare!

#BiennalYE