Kanye_West bernoccolo

Stesso posto, anno diverso: Kanye West aveva già avuto alcuni guai con la legge dopo aver assalito un paparazzo all’aeroporto di Los Angeles l’11 settembre 2008 (giorno ideale tra l’altro per mettersi a fare casino negli aeroporti statunitensi..), e se la cavò con qualche ora di terapia dallo psicologo per controllare la rabbia e rimborsando la macchina fotografica rotta.

La storia si è ripetuta ma stavolta la condanna del giudice è stata ben diversa: 2 anni di libertà vigilata e 250 ore di lavori socialmente utili oltre, ovviamente, alla solita terapia per controllare la rabbia (sorge spontaneo il sospetto che, forse, non serva molto al povero Kanye).

Un aeroporto maledetto per il povero ‘Gayfish’ statunitense che conta già due aggressioni a due fotografi al suo interno. L’unico che sembra trarre vantaggio da questi scatti d’ira del rapper è il suo consulente per la rabbia che dopo quest’ultima condanna e le conseguenti ore di terapia a cui sarà obbligato Kanye, riuscirà forse a permettersi uno yacht come quello di Jordan Belfort in The Wolf of Wall Street.

L’unica cosa che possiamo augurarci, a questo punto, è di non incontrarlo durante uno scalo in qualche aeroporto.