Carissimi signori organizzatori di concerti di merda che fanno leva su una parte particolarmente rincoglionita della popolazione che magari si definisce indie alle soglie della primavera 2012, ho capito che ci guadagnate sull’idiozia del popolo, ma in un paese in cui ai Kasabian è permesso di suonare così spesso io non ci voglio vivere.
Deer Waves è roba grossa, se ci fate emigrare allora sì che dovrete preoccuparvi della fuga dei cervelli all’estero.
STRONZI.