Mall of Berlin

Il brand Berlin tra i clubber di tutto il mondo si conferma nuovamente sinonimo di innovazione e avanguardismo.

Come si dice. Quando le vacche sono grasse vanno munte, ed è proprio ciò che la Clubcommission Berlin – organizzazione che sostiene e promuove eventi culturali e serate – stà facendo con la scena musicale locale, sfruttando il turismo danzereccio e pianificando le mosse future per far si che la città resti sempre un punto d’arrivo per DJ, producer e, ovviamente, clubber.

L’ultima idea proviene direttamente dal capitalismo nella sua forma più pura, per combattere il capitalismo: trasformare l’enorme e mal visto centro commerciale LP12 Mall of Berlin, con i suoi problemi strutturali, i suoi stipendi arretrati e la sua bancarotta da 4 milioni di dollari, in un locale da ranking mondiale. L’idea nasce dalla stessa Clubcommission che si dichiara preoccupata per i progetti edilizi cittadini in ballo, tra cui l’ampliamento della A100 che dovrebbe andare ad occupare un’area molto estesa, al momento presidiata da club icona della night life teutonica.

L’ennesimo centro commerciale non è ciò di cui Berlino ha bisogno. Questo è ciò che sostengono i centoquaranta aderenti alla Clubcommission – tra cui numerosi proprietari di altri club – pronti a battagliare per appropriarsi della struttura, che al momento hanno avanzato un’offerta simbolica di 1 euro. Forse un po’ poco di fronte ai 4 milioncini di dollari che si trascina dietro la vecchia proprietà, ma tentar non nuoce.

Non sarà una vecchia acciaieria e non si chiamerà Berghain, le radici del club che potrebbe sorgere non affondano nell’underground più ariano, ma ciò che potrebbe nascere nello spazio di duecentosettanta negozi è un locale di assoluta qualità e fama globale, l’ennesimo baluardo della città che vibra di notte.