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Il 17 Novembre, il produttore britannico Andy Stott pubblicherà il suo nuovo album, Faith in Strangers, via Modern Love. Andy Stott ha raramente accompagnato un vacillo con una variazione netta della sua limitata gamma artistica; da sempre ci ha abituati, felicemente per noi, a un umido e spietato dub, miscelato a un utilizzo barcollante di chitarre e a un ronzio assetato di sangue, mix evocatore di stati d’animo di sinistro disagio.

Questa volta con lo share della title-track, Faith in Strangers, del suo nuovo album, ci mette alla luce una nuova ruga del suo tessuto cutaneo, un territorio inaspettatamente semplice, ma già fantasticamente curato e compatto, florido di accordi di synth estasianti e di beat calmanti come; se non bastasse la voce della cantante e frequente collaboratrice di Stott, Alison Skidmore a linearizzare e standardizzare il tutto.

Il nuovo lavoro di Stott ha l’intento di mordere la preda attraverso quel suono possente quanto basta e straniante, come se trasudasse calore umano e metallo fuso.