La notizia ha dell’incredibile, e potrebbe sembrare una bufala se non fosse che a darla è stato suo padre: Amy Winehouse starebbe per tornare in tour tramite il suo ologramma.

Mitch Winehouse ha dichiarato a Reuters che si sta lavorando a questo particolare show, previsto per il 2019. Ad incaricarsi del compito sono gli stessi produttori che hanno organizzato i concerti con ologramma del crooner Roy Orbison e Maria Callas, vale a dire BASE hologram, che con i loro risultati hanno impressionato il padre di Amy.

Mitch Winehouse ha riferito che da tempo i fan della figlia richiedono qualcosa di inedito, ma purtroppo, in termini di proposta musicale, non è rimasto niente.

Sentiamo che si tratta di un’occasione enorme per entrambe le parti, sia per Amy che per i suoi fan, rincontrarsi attraverso il suo ologramma, ed al tempo stesso anche un modo per raccogliere denaro per la nostra fondazione

Mr. Winehouse ha infatti specificato che tutto il ricavato di questo eventuale tour sarà destinato alla Amy Winehouse Foundation, creata dopo la morte dell’artista per aiutare le giovani vittime dell’abuso di sostanze stupefacenti e di altri simili disagi. “La sua eredità non riguarda solo la musica“, dice Mitch Winehouse, “La sua eredità riguarda anche qualcos’altro. Riguarda anche l’aiuto dei giovani“.

L’utilizzo degli ologrammi per rimpiazzare sul palco artisti scomparsi è una pratica molto discussa, al tempo stesso sia criticata che apprezzata. Lasciò di stucco, ad esempio, il pubblico del Coachella quando nel 2012, sugli schermi, apparve Tupac durante il concerto di Snoop Dogg.

Ah, prima abbiamo citato Roy Orbison: ecco, il suo hologram tour ha collezionato 15 date in Europa e tuttora prosegue con successo negli USA.

Si sta già lavorando all’ologramma di Amy Winehouse, che potrebbe reggere uno spettacolo pensato tra i 75 e 110 minuti.

Brian Becker, chief executive di BASE hologram, ha confermato che un’attrice provvederà a riprodurre i movimenti tipici della cantante sul palco, per poi essere presi come modello attorno al quale costruire l’ologramma, che darà l’impressione di essere davvero in scena, mentre l’audio sarò quello originale, proveniente dalle registrazioni di Amy Winehouse.

Becker sostiene che il progetto sarà una grande celebrazione. Per Mitch Winehouse – rivela – sarà molto difficile vedere quell’ologramma, ma si ritiene sicuro che Amy avrebbe apprezzato, se non altro perché tutto questo lo si sta facendo per scopo benefico.

Insomma, con il suo ologramma, Amy Winehouse tornerà molto probabilmente a calcare i palchi che troppo presto, a 27 anni nel 2011, ha lasciato.