Non la sentiamo per parlare di un nuovo album appena uscito, ma per un imminente tour acustico in solo che attraverserà diverse città d’Italia e che porterà una versione inedita (ed anche brani, inediti) della sua musica.

È infatti questa la prossima avventura di Giorgieness, che in un momento di transizione della sua carriera, ha deciso di schiudersi momentaneamente da sola sul palco, «una esperienza che mi aiuterà a capire quel che so fare, chi sono, chi sono diventata».

Il tour si intitola Essere me, espressione che richiama e rovescia il nome di un suo brano estratto dall’ultimo album – Essere te. Dopo averci confermato di amare in generale i giochi di parole, Giorgieness ci confida anche che, effettivamente, già con il nome del tour si volevano indicare le prospettive del progetto:

È un momento particolare, sto lavorando al prossimo album, ma in maniera disordinata: sto cambiando casa, sono provvisoriamente dai miei e cerco di ritagliarmi del tempo per scrivere. Mi guardo intorno e mi rendo conto di essere tornata indietro di dieci anni dove tutto era iniziato: nella mia cameretta! Ecco, in questo momento di passaggio, ho avuto modo nel frattempo di guardare al passato, e allora mi è venuta voglia di ritornare anche sulle vecchie canzoni. Ho intenzione di cambiare sound per il prossimo album, ma prima di farlo, avrei voglia di concentrarmi solo sulle canzoni in sé. Questo tour sarà infatti un modo per poterlo fare, riprendere anche vecchi brani e riformularli, riproporli magari come erano nati in origine, proprio tra queste mura… un percorso più profondo tra le canzoni e su come nascono

Tra le parole di Giorgieness si sente una grande carica, e soprattutto una certa urgenza di esprimersi davanti alla gente. È un’artista che lontano dal palco non riesce a starci. Ci scherza anche su, dicendo che ormai è sempre più vicina l’uguaglianza vita/tour per lei, «pensa che di recente sono stata a Napoli dopo Natale, per piacere, ma mi arrivavano tanti messaggi in cui le persone mi dicevano “ma dai, stasera suoni qui?”»; tra un treno e l’altro tra Valtellina, Toscana, Torino, e tra una carriera costellata di date, sembra difficile concepire l’idea che Giorgieness non sia in tour, e i fan napoletani ne sono stati un esempio.

Ma cerchiamo di capire meglio come la cantautrice avrà in mente di affrontare i prossimi concerti, come si metterà sul palco, come si proporrà da sola, con chitarra e voce:

Ho cercato per l’occasione location piccole, intime, perché vorrei che fosse qualcosa in più di un classico concerto. Vorrei tramite questo tour interagire di più con la gente. Sia chiaro, non che debba fare un incontro con i fan, ma nemmeno ammorbare i presenti – insomma, anche se sei Björk, dopo mezz’ora di chitarra e voce ci si annoierebbe! Mi piacerebbe allora forse per la prima volta che i presenti siano seduti durante l’esibizione, così che io possa raccontare loro qualcosa; intorno ai pezzi passati, ma anche intorno ai pezzi nuovi – che credo di portarne tre in questo tour. Insomma ecco, vorrei propormi per creare e cimentare un rapporto di fiducia reciproca con il mio pubblico, con le persone che mi seguono, che lo fanno di loro spontanea volontà

Provando ad immaginare un tour da solista, vengono in mente sia sottrazioni, elementi “in meno” che si hanno rispetto a quando si va in tour con la band; ma al tempo stesso, l’esperienza potrebbe offrire un qualcosa “in più” che altrimenti non avrebbe spazio. Chiediamo a Giorgieness la sua idea in merito:

Sicuramente, mi mancherà una solida base musicale. Negli ultimi anni mi sono concentrata più sul canto, mentre la chitarra è per me croce e delizia: è sì il mio strumento, ma non sono una chitarrista… motivo per cui questo mi mette più paura degli altri tour. Quando sono con la band, siamo un corpo unico, l’energia parte dal palco e ce la trasmettiamo a vicenda, e stavolta non potrò contare su questo aspetto. Poi vediamo: mi mancherà il nostro fonico (pronto a correggerti il minimo sbalzo di voce!), mi mancherà arrivare al locale tutti insieme che è una cosa che non ti fa mai sentire sola. Ma allo stesso tempo, questo tour e queste mancanze, mi aiuteranno a capire meglio quel che so fare, chi sono e chi sono diventata in questo momento in cui magari urlo di meno, faccio meno scena, ma so di proporre canzoni più solide e più profonde. Canzoni meno legate al fatto che io avevo bisogno di parlare con una persona, non ci potevo parlare e allora le scrivevo

Poi arrivano un po’ di rassicurazioni a vicenda. Noi, inutilmente le diciamo che è troppo riduttiva sul parere che ha di sé di chitarrista, ma riusciamo a contrattare solo un “sono una onesta chitarrista”; lei invece ci rassicura, e ha effetti migliori, sul fatto che comunque questo progetto di tour in solo non è assolutamente una rottura con i suoi soliti compagni di avventura, ma è una parentesi: «I ragazzi torneranno, è molto famiglia come gruppo, ma essendo anche lontana fisicamente da loro, devo recuperare perché mi manca suonare!».
Una parentesi per dimostrare a sé stessa e agli altri la voglia, e l’urgenza, di continuare a far sentire la propria musica, la propria (bellissima) voce. Tutto questo, in attesa di un disco per il quale «voglio prendermi più tempo. È da anni che non mi fermo un secondo, ma stavolta voglio che sia più ragionato, sto diventando grande e voglio fare un lavoro che rispecchi questa transizione. Sono un po’ meno arrabbiata e un po’ più riflessiva, e vorrei che questo aspetto uscisse».

E l’Essere me sarà un tour in solo speciale, nel quale Giorgieness potrà farci assaporare le idee che stanno costellando questa sua nuova fase di lavoro, e di vita.

Questo è il calendario del tour, ancora in aggiornamento:

23/2, Arci Il Ritorno – SEREGNO
2/3, Ostello Bello – COMO
8/3, Barlume – CARRARA
10/3, Ostello Bello – MILANO
16/3, Ex Mercato – ROMA
21/3, Cortile Cafe’ – BOLOGNA
23/3, Musicisti Per Caso – PIACENZA
10/4, Off Topic Bistro’ – TORINO
11/4 – SECRET CONCERT
12/4, Smav – CASERTA
20/4, Lio Bar – BRESCIA
27/4, Ottobit – MONTELUPO FIORENTINO
16/5, Ohibo’ W/Ex – MILANO