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Da un po’ di tempo a questa parte mi sfugge il senso della trasformazione camaleontica effettuata dal front-man delle scimmie artiche. Prima il ragazzino uscito dalla bruttissima Sheffield pareva un tipo tosto, di poche parole, tutto polo Penguins, indifferenza irriverente, che suonava quasi annoiato le sue canzoni con testi stracolmi di parole .

Ora non più. Passato per un orribile periodo con i capelli lunghi da fricchettone, contemporaneo all’uscita di Humbug, è arrivato a stile da teddy boy puro e duro. Di primo acchito fighissimo, così come la musica: AM è un’epopea rock incredibile.

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Il problema non è questo infatti, ma lui.

Il suo fare da straccia fighe è imbarazzante, durante i concerti ancheggia malamente e senza alcun senso per farsi ammirare dal pubblico femminile, sembra volere attirare cascate di mutandine sul palco, ma non avviene. Parla molto di più rispetto a prima e lo fa lentamente, scandendo le parole come fosse un profeta.

Ai Brit Awards 2014 (video in fondo all’articolo) ha tenuto un discorso lentissimo e ricco di pathos, (spero) sotto i fumi densi dell’alcool, sul rock and roll. Vuole fare il bulletto, ma ormai è troppo cresciuto, così come il suo pubblico. Prima se la tirava, giustamente, senza troppe cerimonie ora se la sente un sacco. Mangia completamente tutti gli altri membri della band, escluso di tanto in tanto Matt, senza farsi troppi problemi, convinto evidentemente di essere lui tutto quello che conta.

Lambisce i limiti dell’odioso.

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Però so che è tutta una questione di brillantina, troppa. Probabilmente non la fama, non le droghe, non il rock’n’roll ma la brillantina gli ha dato alla testa. Qualche sostanza chimica contenuta nella Dapper Dan ha provocato questa smania incontrollabile di autoerotismo pubblico.

Passerà? Lo spero.

https://www.youtube.com/watch?v=NYiTzFSjFq8