Blank-MapsIl Regno Unito negli ultimi mesi sta bombardando la scena musicale indipendente con diversi nomi interessanti. È una questione di genetica? C’è qualcosa nella pioggia? Nella Birra?

Questa volta il cursore dell’hype si è fermato su una band del nord-est.

I Blank Maps si sono formati nel 2010 e non sono il tipico esempio di “hey amici di scuola/infanzia, formiamo una band!”, tutt’altro: a Jake Longley, batterista, servivano dei musicisti che suonassero con lui in una performance per conseguire il diploma in musica, e dopo averne visti svariati, (26, per la precisione) ha scelto coloro che sarebbero andati a formare i Blank Maps.

Raggiungere l’alchimia dopo un’unione così poco spontanea non è affatto facile; i quattro ragazzi hanno lavorato due anni per superare la condizione di singoli individui e trovare l’armonia tra gli strumenti, come ha dichiarato a Kyeo.tv il cantante Thom Piddock: “We’re a lot more aware of how each of us approaches parts and ideas, and how we build and rebuild songs as a band rather than a collection of individuals”.

Il risultato di questo processo di coesione musicale è il primo singolo, I.D.T.S

Nell’agosto del 2012 è uscito per la Tiny Lights Recordings, il primo omonimo EP, Blank Maps. Le quattro tracce sono un ottimo intreccio tra math-rock e pop, ritmiche ispirate ai Foals e atmosfere ambient che ricordano le lande gelide del nord Europa. Registrato ai Blank Studios di New Castle Upon-Tyne, la band ha realizzato anche una live session dal suono pulito, maturo e dal forte impatto emozionale.

Nel frattempo il gruppo ha suonato più volte live nel perimetro UK, attirando l’attenzione di parecchi blog locali, che li hanno paragonati a protagonisti musicali, come i già citati Foals, XX, Radiohead e Sigur Ros… insomma, gruppettini. Il consenso creatosi intorno a loro ha spinto i componenti del gruppo a realizzare un altro brano, Everything Ends, uscito nelle prime settimane del 2013, e scaricabile gratuitamente dal 4 marzo.

La soluzione magica della band è una commistione tra chitarra e batteria, potente ed allo stesso tempo melodica, accarezzata dalla voce malinconica e cristallina di Thom Piddock.

Colonna sonora ideale per scappare dalle seccature quotidiane e svuotare la mente.

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