london grammarSin da quando ero un paffuto pargolo ho sempre sognato di poter essere un supereroe. Se da piccolo ammiravo Superman e co. per la loro potenza e la loro innata capacità di salvare il mondo, con il passare degli anni e con quel barlume di maturità che avanzava pian piano, ho capito che la cosa che più gli invidiavo era la possibilità di raggiungere il punto più alto del grattacielo più alto della città, godendosi albe e tramonti unici.

Osservando la cover/alba del singolo di debutto dei London GrammarHey Now, l’invidia supereroica è tornata più forte di prima.

La voce della band, Hannah Reid, una perfetta trasposizione di Florence Welch dopo aver incontrato Jessie Ware, ci aiuterà ad indossare un mantello e a farci spiccare il volo.

Il trio, composto da Hannah, Daniel e Dot, manco a dirlo proviene da Londra; pur non disponendo di moltissime notizie sul loro conto, la qualità e la pulizia del suono sono tali da non lasciare dubbi sul fatto che siano una band da tenere d’occhio, di cui presto sentiremo parlare.

Una ventata di aria fresca, una brezza frizzante, pungente al punto giusto, come quella proveniente dal laghetto davanti a casa, fondamentale per affrontare la settimana di lavoro.

Hey Now arde lentamente dentro e intorno a noi, tenendoci sull’attenti a ogni nota eseguita. Il  solido sviluppo strumentale si fonde con la performance vocale di Hannah creando un pezzo intimo, minimale, edificante. Leggere chitarre, delicati riverberi di percussioni mantengono in chiaro-scuro un ricco bagaglio di emozioni, palesate solo dopo la prima nota cantata, come una vera e propria rivelazione.

In attesa dell’uscita del loro primo EP, sotto la propria etichetta Metal & Dust, possiamo fantasticare su una collaborazione con i Sound of Arrows, visto il logorante scambio di tweet tra le due band. Cinguettii recenti ci fanno ben sperare; sembra infatti che siano in studio a registrare e ben presto potremmo sentire nuovo materiale.

E’ ora di tornare piccini, di infilarsi la calzamaglia colorata che abbiamo riposto in soffitta e spiccare il volo sulle note dei London Grammar.