Vi ricordate i Los Campesinos, no? Vi ricordate l’indie rock glitterato e isterico di produzione duemilaessette? Se siete affezionati a un certo tipo di suoni dovete ascoltare i Bordeauxxx, se quel tipo di musica non via ha entusiasmato, invece, dovete sempre ascoltre gli Bordeauxxx. Nella sua evoluzione, la musica, tocca diversi picchi sonori e, paradossalmente, anche estetici. Col passare del tempo si evolve, a volte lentamente, a volte velocemente. Il modo migliore per accorgersi se lo stia facendo o meno credo consista nel sentire, in un determinato gruppo, dei richiami più o meno definiti a un periodo anche solo relativamente passato in aggiunta a un’attitudine avanguardistica (relativamente al genere in questione). Ecco, a una prima lettura non ci ho capito un cazzo neanch’io che l’ho scritto, per farvi comprendere questo pensiero contorto non posso far altro che chiedervi di ascoltare questa band. Sentite le trame estremamente catchy? Il synth plasticoso? Ecco, però fateci caso, cambi di tempo e addirittura di groove, cori e sovrapposizioni usati sì alla Los Campesinos ma anche alla Bordeauxxx, non trovate? Niente di nuovo, dite? Io credo intanto che una delicata e fitta struttura musicale se di per sé solida, anche se non del tutto originale, vada apprezzata, poi di conseguenza una band così giovane e contemporaneamente così ben impostata va tenuta d’occhio. Questo il senso dell’hype numero otto.

In ogni caso, quando una canzone è bella, è bella e basta.

Bordeauxxx – Heartstrings