Il vocabolo dell’anno, dello scorso anno, è Chill. I modi in cui si è abusato di questo vocabolo sono i più disparati, tra i quali il pluri-premiato “mi sto chillando di brutto”. Gang Colours è un 24enne di Southampton, ed il suo vero nome è Will Ozane. Lui ha preso il vocabolo del 2011 e lo ha portato all’ennesima potenza. La scena musicale inglese è spesso influenzata da alcuni personaggi che si innalzano a totem, che ogni 2×3 saltano fuori. Qui James Blake ha fatto il suo lavoro, e si sente. Ma la brillantezza con cui Gang Colours cura la sua musica e l’ambient che riesce a cavarne fuori lo fa diventare una next big thing di sicuro.
Tutta colpa di Ghostpoet, altro beater britannico, che si accorge di Will Ozanne e corre dal suo boss alla Brownswood Records, Giller Peterson e gli fa “Hey capo, questo tipo chilla di brutto!”, sì gli avrà detto più o meno così. Ed ecco che l’estate scorsa Gang Colours, con la Brownswood, ci regala il suo primo EP, In Your Gut Like A Knife. Tutto quanto già detto, scia Blake, Boards of Canada, il chill, i beats, l’ambient, garage e chi più ne ha più ne metta, le linee vocali che ammaliano. Il ragazzo prepara la sua strada.
A fine mese è atteso il suo debut album, The Keychain Collection, sempre rilasciato con la Brownswood, e so già che sarà un’album di quelli per cui vale la pena attendere. È un album che l’artista inglese ha registrato live, per riuscire a catturare anche i suoni casuali, per cercare di aggiungere più ambient al disco, come lui stesso ha affermato: “anything from the creaking of the chair I’m sitting on to my mum hoovering in the other room”.
La traccia sotto, On Compton Bay, è un teaser dell’album. Non c’è tanto da aggiungere, ci sarebbe solo da premere play. Pare chilli di brutto.

‘Gang Colours – On Compton Bay’