Sliding doors.

Cosa sarebbe successo se quel sabato pomeriggio il giovane Dan fosse riuscito a sfuggire al placcaggio di quel nerboruto avversario? Lo troveremmo a giocare in una squadra di rugby professionista d’oltremanica e certamente non saremmo qui a parlare di lui. Il placcaggio è andato a segno però e in quello stesso preciso istante la carriera sportiva della promessa Dan Croll si è interrotta per sempre.

Piangersi addosso non è da lui; come una fenice molto hip, dalle ceneri del Dan rugbista nasce il Dan cantante e musicista.

La musica è di casa nella famiglia Croll e nel sangue del ragazzo scorre un talento cristallino.

Da Staffordshire decide di trasferirsi a Liverpool per frequentare l’Istitute of Performing Arts (LIPA). Se vivi nel Mersyside e ti occupi di musica, l’apparizione (fisica o metafisica) di un Fab Four è inevitabile. Ecco che anche il nostro 22enne dalla faccia pulita, avrà l’onore d’imbattersi in Paul McCartney, fondatore del LIPA, il quale nota immediatamente le potenzialità di Dan. Macca inizia a sostenerlo, a sponsorizzarlo e a dargli qualche utile consiglio.

Il numero dei componenti della band all’inizio del 2012 passa da nove a cinque, mantenendo però invariata la grande ecletticità.

L’incredibile unione di differenti influenze musicali (world, psichedelica, suoni dei primissimi Beirut e Bon Iver e sonorità più moderne di Metronomy e Dirty Projectors), rende le tracce di Dan nettamente differenti le une dalle altre ma tutte fascinosamente catchy (su tutte il singolo Home).

L’intento del giovane talento inglese è quello di creare un perfetto bilanciamento tra le componenti acustiche e quelle digitali, andando a creare, testuali parole, “un genere che ancora non ha un nome”. Siamo di fronte ad un electro boy con un piede nel mondo del folk, come se i Fleet Foxes vivessero nel futuro, avessero ascoltato krautrock e facessero abbondante uso di synth.

Il 24 settembre è uscito il suo primo EP, From Nowhere Remixes, costituito dall’omonimo singolo e da 3 remix dello stesso, sotto la (non)etichetta, definita scherzosamente, Racquet Records. Il  lavoro viene infatti registrato con l’aiuto di Joe Wills, all’interno di una palestra abbandonata della scuola elementare di Toxeneth.

La critica britannica è completamente rapita dal talento del ragazzo e sta attendendo con grandissima trepidazione il primo album di Dan, la cui uscita è prevista per il 2013.

 

Bring on 2013.