Essere bambini negli anni ’90, crescere avvolti dalle vibrazioni giuste, influenzati nell’immaginario, tanto da cambiare il colore del proprio animo. Toronto, Canada; Alex Stadnitzky, in arte Kolendo, è poco più che un ragazzino; fin da piccolo dimostra una predisposizione per la musica(in Canada chi non gioca ad Hockey suona il piano, o almeno così mi piace pensare). A 15 anni la svolta, il nonpiùcosìpiccolo Stadnitzky scopre l’universo elettronico ed il suo sterminato potenziale; un fascino a cui decide di concedersi, completamente.

Come per molti altri giovani emergenti il Web da la possibilità ad Alex di farsi notare, o perlomeno di provarci; le regole sono semplici: gettare nella mischia un pezzo di “sè”, un riflesso di quello che siamo, nella speranza che qualcuno si fermi, anche solo per un attimo, e riesca a cogliere l’infinito universo di sensazioni/emozioni/immagini che vorremmo trasmettere (Alienanti Democrazie). E’ così che mi sono imbattuto in Kolendo, una canzone trovata un po’ per caso, un po’ perchè così doveva essere.

Dopo i numerosi apprezzamenti ricevuti per il remix del brano “a Walk” di Tycho , che potete ascoltare qui (consiglio caldamente l’ascolto), Alex continua la sua produzione ispirata allo UK Garage di inizio anni ’90 con una nuova traccia dal titolo “Sandman”, per la Mu:sick Recordings. Chiamatelo come volete, UK/Future/Dream Garage, la sostanza è la stessa; vibrazioni liquide, ritmiche matematiche, e la destabilizzante  sensazione di galleggiare nel vuoto. Alex da prova di avere un grande potenziale, melodie mai banali, suoni curati, solidità compositiva  e la capacità di saper toccare le giuste corde emotive. Sperando che la sua produzione si ampli a breve, quello che possiamo fare  per ora è consigliarvi di dare una possibilità al giovane canadese (e magari firmare la petizione di cui ci stiamo occupando, per abolire dall’intero universo le aberranti grafiche usate dall’artista) .

BON VOYAGE!