Avete presente gli Ice Age? Fenomeno danese di fine 2k11, estremi , neri come l’apocalisse, sfrontati ragazzini sul tetto del mondo, maleducatamente post-punk,  hanno fatto dell’arroganza il loro biglietto da visita ; insomma un pugno nell’occhio per l’hipster medio, abituato a ben altre sonorità. Bene, sembrano non essere gli unici nelle lontane terre scandinave ad essere incazzati col mondo.

Svezia: gli Holograms sono un quartetto di poco più che vent’enni, lavorano insieme in una fattoria nei sobborghi di Stoccolma; il freddo tempra gli animi, e spesso per sopravvivere bisogna mostrare le unghie. Basta ascoltare qualche minuto di una qualsiasi traccia di questi ragazzi per rendersi conto che qui non si scherza: matrice nordica, Lo-fi punk bello incazzato, paglia, terra gelata, birre economiche al discount in fondo alla strada, randagi di campagna, uno squarcio sulla grigia periferia della Working Class Svedese.

Nel loro essere Hardcore le sonorità degli Holograms posseggono una insita vena melodica, quel tanto che basta a non spaventare ad un primo ascolto; linee vocali ridondanti nella più classica tradizione P∆nk, synth sporchi e mai invasivi , chitarre arrugginite, riff veloci, e ritmiche da far sanguinare i polpastrelli anche a PadrePio.

Quattro Amici che fanno musica alla loro maniera, raccontano vissuti, descrivono luoghi, e lo fanno in maniera fottutamente giusta!

Il 9 Luglio è uscito “Holograms” per la Captured Tracks, omonimo album di debutto della band; il lavoro ha già raccolte ottime critiche da parte delle più importanti “autorità” del settore, ed io non posso far altro che confermare.

Cervi  il mio consiglio è quello di buttarvi questo disco in cuffia, comprare un paio di birre all’esselunga dietro casa, aspettare il tramonto, ed andare sull’argine più vicino a sputare del sano “Rifiuto” P∆nk su cigni ed ochette.

Holograms – ABC City