sequoyahtiger_byvampaclub2

Genere: Synth Pop, Electro, Dream Pop

Simile a: Panda Bear, Perfume Genius, Matilde Davoli

Etichetta: Morr Music  Città: Verona

Musica: Bandcamp  Contatto: Facebook

Sequoyah è il nativo cherokee che due secoli fa si inventò un sillabario per trascrivere la lingua del suo popolo. Il suo nome risuona non solo in quello di un albero e di una contea dell’Oklahoma, ma, da un paio di anni, anche in quello dell’ultimo progetto della poliedrica Leila Gharib. Italo-iraniana, già impegnata con il trio Bikini The Cat e con il duo di performing art Barokthegreat, l’artista si è rivolta all’etichetta berlinese Morr Music per far uscire il suo ultimo lavoro.

Già il titolo dell’EP, Ta-Ta-Ta Time, svela il gusto per il gioco di distorsioni e suoni prolungati che si perdono in reverberi: queste sillabe, in particolare, appartengono alla strana dimensione spazio temporale della traccia Five Chants, risultato di deformazioni e ricerca sulla voce degli ultimi anni del lavoro della producer.

Noise, sperimentazione e psichedelia si fondono nei pezzi di Sequoyah Tiger, e in tutti si ritrova un uso onomatopeico e quasi ossessivo della parola, espressione sintetica di un’immagine; la voce diventa strumento e, è stato già scritto, se parliamo di synth-pop, allora “synth” è l’abbreviazione, prima di tutto, di “synesthesia”, contaminazione sensoriale e percettiva.

Sequoyah Tiger crea e distorce anche i suoi video, un po’ sfocati, un po’ glitchati, con immagini che si fondono perfettamente con le sonorità. Esempio? Hey Paul Anka.